In tanti per il saluto di Matteucci

Rimini

RAVENNA. Fabrizio Matteucci ha salutato la città. Il suo lavoro da sindaco non è finito, mancano ancora tre mesi alla termine della legislatura, ma prima che la campagna elettorale prendesse il sopravvento ha voluto congedarsi con un appuntamento pubblico. Sono stati tantissimi i ravennati che, ieri, si sono ritrovati nella casa di Amare Ravenna per salutare il sindaco in carica dal 2006. Hanno voluto essere presenti, tra gli altri, gli ex sindaci di Ravenna, Vidmer Mercatali e Giordano Angelini, il compagno di tante esperienze Vasco Errani, il parlamentare Alberto Pagani, l’assessore regionale al turismo Andrea Corsini e naturalmente tutta la giunta, tantissimi dipendenti comunali, i rappresentanti del mondo delle associazioni e delle istituzioni e semplici cittadini.

Matteucci, visibilmente emozionato, ha preso la parola sulle note di Bella Ciao. «Grazie per questa grande dimostrazione d’affetto - ha detto il sindaco di fronte alla sala gremita -. Tra di noi ho visto che ci sono anche lavoratori di Raviplast. Gli dedico un grande abbraccio perché la loro storia è una delle pagine più belle. Sono la dimostrazione che la crisi si può vincere». Il sindaco ha anche lanciato un nuovo appello ai vertici di Eni e alla Marcegaglia: «Mi rivolgo a Emma Marcegaglia e Claudio Descalzi: chiedo a loro di continuare a investire e di confermare la presenza della chimica a Ravenna. La nostra città deve molto a Eni, ma è altrettanto vero che Eni deve molto a Ravenna».

Matteucci ha poi voluto rassicurare che il suo impegno non verrà meno: «Da qui all’ultimo giorno della legislatura, la giunta e io lavoreremo senza sosta per il bene della città. E a questo proposito voglio ringraziare tutti gli assessori che dal 2006 ad oggi hanno condiviso il lavoro con me». L’applauso della sala si è tramutato in grande commozione quando il sindaco ha poi ricordato Gabrio Maraldi ed Enrico Liverani.

«Gli ultimi cinque anni sono stati certamente i più difficili», ha detto Matteucci che poi non ha rinunciato a lanciare qualche stoccata: «Accetto tutte le critiche che mi sono state fatte - dice - ma non accetto il fatto che qualcuno associ le politiche del Pd ravennate a quelle della Lega Nord. Questo non è possibile e mi auguro che la campagna elettorale in corso conservi sempre i canoni della civiltà e del rispetto».

Sul palco Matteucci non era da solo. Al suo fianco l’ha seguito parola dopo parola il candidato sindaco Michele De Pascale: «Ringraziamo Fabrizio per il grande lavoro che ha fatto in questi anni - ha detto il giovane esponente del Pd -; a lui dico che ci metterò tutta le energia possibile per portare energia e idee per il futuro di Ravenna». Terminati i discorsi, Matteucci e De Pascale sono stati investiti da un grande applauso; poi sul palco è arrivato il comico Giacobazzi che ha dedicato un personale tributo alle rotonde di Ravenna, un classico diventato famoso dal palco di Zelig che ha fatto ridere

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