Autista di un autobus preso a pugni

Rimini

RAVENNA. A suo dire aveva lasciato l’abbonamento a casa ma essendo senza titolo di viaggio l’autista dell’autobus lo aveva costretto a pagare il biglietto a prezzo maggiorato. Cosa che il passeggero non aveva digerito. Così, dopo essersi lamentato più volte lungo il viaggio, al momento di scendere si è avvicinato con fare minaccioso al conducente. Pretendeva gli venissero restituiti i 3 euro spesi e di fronte al rifiuto dell’autista ha assestato alcuni pugni al volto dell’uomo, cercando poi di manomettere le telecamere a bordo del mezzo prima di allontanarsi.

E’ caccia al passeggero che nel primo pomeriggio di ieri ha picchiato il conducente di un autobus della linea 161 in transito a Torri di Mezzano. L’aggressione è avvenuta attorno alle 15.30 in via Zuccherificio, nei pressi dello stabilimento della Tozzi. Stando a quanto ricostruito finora dai carabinieri di Mezzano, l’utente - un giovane dall’apparente età di 25-30 anni, quasi certamente italiano - era salito in piazza a Savarna. L’autista gli aveva chiesto di mostrare il biglietto ed essendone privo lo aveva invitato ad acquistare il titolo di viaggio, nonostante il passeggero sostenesse di aver dimenticato l’abbonamento a casa. Così l’utente era stato costretto a prenderlo a prezzo maggiorato, protestando in modo veemente e con frasi non proprio da educanda. Ad un certo punto nel corso del viaggio, mentre era rimasto solo a bordo, ha indossato i guanti e si è avvicinato all’autista intimandogli «fammi scendere qui» e non appena il mezzo si è fermato ha preteso la restituzione dei soldi. Di fronte alla risposta negativa ha perso il controllo colpendo l’autista con una serie di pugni al volto, prima di scendere di corsa dal mezzo e allontanarsi a piedi. Sotto choc per l’accaduto, il conducente del bus, un autista sulla cinquantina ritenuto uno dei più esperti considerando i circa 30 anni di servizio alle spalle, ha chiesto l’intervento delle forze dell’ordine, recandosi poi successivamente all’ospedale per essere medicato; visitato al pronto soccorso, è stato dimesso con alcuni giorni di prognosi.

Immediatamente, anche grazie ai filmati delle microcamere che lo stesso autista è riuscito ad azionare (su ogni mezzo infatti sono presenti strumenti per le riprese che vengono utilizzate in caso di incidente, mentre è in via di definizione il protocollo per l’uso di quelle interne ai fini della sicurezza) i militari hanno avviato le ricerche per risalire all’identità dell’aggressore.

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