Razzia notturna di capi firmati

Rimini

FAENZA. Rubare articoli firmati che, avvicinandosi le festività natalizie, sono molto ricercati per rinnovare il guardaroba dei bambini o per fare regali. Hanno pensato probabilmente a questo tipo di furto i malviventi che, nella notte tra lunedì e martedì, hanno fatto razzia al negozio Baby blu di via Martiri Ungheresi, in centro storico.

Considerato il periodo festivo, i malviventi non avranno adesso certo difficoltà a piazzare al mercato nero quanto prelevato: capi di abbigliamento e calzature delle più prestigiose marche, asportati da un negozio noto per le sue collezioni e frequentato da chi desidera il meglio per i bambini in fatto di vestiario. Un colpo da diverse migliaia di euro, ancora da quantificare, coperto comunque da assicurazione.

«L’allarme ha suonato contemporaneamente al mio telefono cellulare e alla centrale della polizia intorno alle 4 - racconta la titolare, signora Donatella -. Mi sono precipitata in negozio, sono arrivata insieme alle forze dell’ordine. C’erano anche i carabinieri allertati da un vicino svegliato dalla sirena dell’allarme. Ma i delinquenti si erano già dati alla fuga». Sul posto solo un palanchino di ferro, utilizzato per spaccare la vetrina della porta e procurarsi un varco dal quale entrare, e una berretta di lana. «Il colpo deve essere stato velocissimo - continua l’esercente -: entro trenta secondi scatta l’allarme sonoro, e dopo poco si era anche affacciato il vicino che però ha fatto in tempo solo a vedere la vetrina devastata. Ad entrare in azione devono essere state più persone, considerato il numero dei capi rubati e l’esiguo tempo a disposizione. Hanno scassinato pure il registratore di cassa, ma ovviamente non c’erano soldi. Avevo una collezione di palle di vetro, quelle con la neve dentro, molte regalate da clienti nei loro viaggi nel mondo: me le hanno rovesciate e, nel cadere a terra, si sono rotte. Devo in particolare ringraziare la ditta che mi ha riparato la porta nonostante il giorno festivo, altrimenti avrei dovuto passare la notte a fare la guardia». (f.d.)

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