Lo accusano dell'omicidio della moglie: «Ora mi sposo ancora per voltare pagina»

Rimini

RAVENNA. Marco Cantini si sposa. Il 13 dicembre prossimo il 43enne accusato di aver ucciso la sua ex moglie e di averla gettata in un pozzo nelle campagne di Passogatto giurerà amore eterno a una nuova donna. Dopo la cubana Yanexy Gonzales Guevara questa volta Cantini sposerà una giovane rumena di pochi anni più giovane, conosciuta nel bar gestito dalla madre dove lavora ormai da diversi mesi. Lo scorso settembre la Cassazione ha annullato la condanna a 23 anni e 6 mesi di carcere inflitta dalla Corte d’Appello di Bologna il 4 aprile del 2014. Ora sarà necessario un nuovo processo di secondo grado.

Il corpo di Yanexy Gonzales, all’epoca 23enne venne ritrovato nel pozzo della tenuta di famiglia a Passogatto nel settembre del 2008. I due erano in rotta da tempo e avevano una figlia che oggi ha 9 anni.

«Sì è vero, mi sposo» conferma Marco Cantini al telefono. «E’ un passo naturale che compio con una persona che in questi anni non mi ha mai abbandonato e non mi ha mai fatto sentire solo soprattutto nei momenti più difficili, credendo sempre nella mia innocenza».

Chi ha seguito il processo a Ravenna di Cantini ricorda infatti la presenza discreta di quella ragazza, sempre in aula alle udienza accanto alla madre dell’imputato. Ma la conoscenza tra i due non era andata oltre a qualche lettera spedita in cella e qualche sguardo lanciato da dietro la gabbia degli imputati.

Tutto è cambiato dal giorno in cui Cantini è uscito dal carcere (all’indomani dell’assoluzione in primo grado da parte della Corte d’Assise di Ravenna). A quel punto tra loro era nata una vera e propria relazione, culminata con la richiesta di matrimonio avanzata dopo l’annullamento della condanna da parte della Cassazione.

«Sappiamo bene che questa vicenda non si è conclusa - confida Cantini - ma siamo convinti che finirà bene e così potremo definitivamente voltare pagina. Questo periodo è stato pieno di difficoltà ma alla fine tutto questo ha contribuito a farci unire ancora di più». Eppure a pochi giorni dal suo secondo matrimonio Cantini ci tiene a far conoscere soprattutto un altro aspetto della sua vita privata, quello che al momento reputa il più doloroso: «Da due anni e mezzo non vedo mia figlia. La vedevo di più quando ero in carcere che adesso. Ormai ha 9 anni, vorrei poterla vedere anche perché non ci sono sentenze che me lo impediscono, eppure trovo solo porte chiuse davanti a me. Questa è davvero la cosa che mi fa più male, ha 9 anni e vorrei dirle tante cose, aiutarla a capire e sopratutto spiegarle che in passato ho ritenuto opportuno distanziarmi da lei, solo perché volevo proteggerla da tutta questa storia. Ma ora sto male e vorrei essere un padre normale».

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