L'abbraccio di Matteo Renzi alla madre

Rimini

RAVENNA. Sguardo basso e contrito, abito scuro. Passa tra la gente, assiepata all’ingresso della camera ardente senza fermarsi e va dritto verso i parenti di Liverani. Si ferma davanti al feretro. Lo guarda, si raccoglie in preghiera con il sindaco a fianco. E’ durata una decina di minuti la visita del premier Matteo Renzi ieri alla camera mortuaria. E’ stata «sobria, privata, esclusivamente diretta alla famiglia». E’ entrato pochi istanti dopo le 15.30, “scortato” dal sindaco Matteucci e da Vasco Errani, ha abbracciato mamma Rossella, le ha porto le condoglianze sue, «del Paese e del partito», ha reso omaggio alla salma con un picchetto di qualche minuto, ha lasciato la sua firma sull’albo delle presenze, e poi via sotto la pioggia dentro una berlina scura. Prima di andarsene, un abbraccio anche a Fabrizio Matteucci e l’intesa di risentirsi di lì a breve.

Così ha voluto Matteo. Arrivato in volo da Venezia, a Ravenna è rimasto il tempo di un saluto privato ai familiari di un “amico” che non c’è più. Eppure, Liverani non era uno dei suoi “fedelissimi”, veniva da tutt’altra estrazione politica. «Sono stato però a trovare le persone che gli vogliono bene perché credo che sia importante, di fronte a dolori così incomprensibili il senso di comunità, al di là delle singole opinioni, valutazioni e delle singole appartenenze che ciascuno di noi può esprimere», ha spiegato il premier in serata.

Al suo ingresso nella camera ardente, c’erano solo la famiglia di Liverani e la “famiglia” del Pd, tra assessori, parlamentari e sindaci. «La visita di Renzi era rivolta ai familiari di Enrico - ha specificato de Pascale -, è stata sobria e commossa. E, perdonateci, ma proprio non riusciamo a viverlo come un fatto pubblico. Anche il premier, allo stesso modo, ha solo voluto abbracciare la mamma di Enrico, le ha fatto le sue condoglianze, le ha portato il lutto di tutto il Pd e del Paese. Ha voluto vivere un momento privato, in totale linea con quello che era Enrico: così avrebbe fatto anche lui. Lo avrebbe apprezzato». Prima di lasciare la camera mortuaria, Matteo Renzi ha reso omaggio al feretro con un picchetto durato una manciata di minuti, al fianco dello stesso De Pascale, del sindaco, e di Roberto Fagnani, il coordinatore della campagna elettorale di Liverani, tra i più commossi ieri al fianco della salma.

p.c.

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