Bottiglie di birra ed escrementi nel cortile dell'asilo nido

Rimini

RAVENNA. In estate qualcuno ha persino rubato i tavoli usati dai bambini per mangiare all’aperto nelle giornate più calde. Ma a quell’incursione ne sono seguite purtroppo altre, che hanno poco a che vedere con i furti e molto di più con il degrado. Che non riguarda solo l’area dei Giardini Speyer ma che tocca anche gli spazi verdi di via Capodistria, dal giardino pubblico al prato del nido Darsena.

In particolare, il cortile della scuola sembra essere diventato un luogo di bivacchi. Sempre più di frequente vengono infatti trovate lattine e bottiglie di birra abbandonate sull’erba e segni di attività corporali; rifiuti che ogni giorno vengono raccolti dal personale all’apertura della scuola per evitare che qualche bambino possa ferirsi o venire a contatto con i residui.

Una situazione che ha spinto i genitori dei piccoli che frequentano la struttura ad avviare una raccolta firme per segnalare la situazione agli uffici competenti e alle forze dell’ordine. Tra le richieste di mamme e papà, preoccupati che con l’avvicinarsi della primavera e con l’aumento delle attività all’aria aperta qualche bimbo possa farsi male, c’è quella di un innalzamento della recinzione (istanza che era stata avanzata anche negli anni scorsi ma senza esito); quella attuale infatti non funge da deterrente per la facilità con cui può essere scavalcata. Come infatti sta avvenendo da diverse settimane a questa parte, soprattutto nelle ore serali e notturne quando il porticato e la parte posteriore dell’edificio vengono sfruttati come riparo di fortuna.

Oltre che un problema igienico sanitario e di sicurezza per l’incolumità dei minori, il timore dei genitori è che all’interno possano anche avvenire traffici illeciti come accaduto nel recente passato nei paraggi di un’altra scuola materna della città; nel dicembre del 2012, infatti, i carabinieri di via Alberoni arrestarono un 33enne tunisino sorpreso a spacciare vicino al plesso, cosa che gli era valsa la contestazione di un’aggravante e il rinvio a giudizio davanti al collegio penale.

«Purtroppo di sera il passaggio è quasi inesistente - si lamentano i genitori - ed entrare è un gioco da ragazzi. L’altezza della recinzione infatti è piuttosto bassa e basta un salto per passare dall’altra parte e aprire il cancello, che anche la scorsa estate, in un periodo in cui le lezioni non erano ancora riprese, era stato trovato aperto. Ultimamente la situazione è peggiorata perché è aumentato il numero di persone poco raccomandabili che si aggirano in zona, tanto che molte mamme all’ingresso o all’uscita da scuola evitano di passare nel vicino parco pubblico. Per questo, prima che qualcuno dei nostri figli possa farsi male, chiediamo quanto era già stato richiesto da altri genitori in passato, ovvero una recinzione più alta come nella scuola di fronte (la Monti, ndr). Non sarà un muro di cinta invalicabile, ma almeno fungerà un po’ più da deterrente». (gi.ro.)

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