Le ritirano la patente dopo 14 anni per un'auto tamponata a uno stop

Rimini

RAVENNA. Nel marzo del 2000 aveva causato un tamponamento in cui lei risultò essere l’unica ferita. Pochi giorni fa, dopo quasi 14 anni, per quello stesso incidente, le hanno ritirato la patente. Una vicenda dai tratti grotteschi quella che sta vivendo un’imprenditrice ravennate di 39 anni che, dopo aver riconsegnato la propria patente alla polizia stradale, si è subito rivolta all’avvocato Andrea Zaccaria il quale sta cercando di venire a capo di una storia incredibile che merita di essere raccontata dall’inizio. Ovvero dal marzo del 2000, quando a Madonna dell’Albero la donna - allora una ragazza - tampona un’auto in prossimità di uno stop. L’unica a farsi male è lei. Sul posto arriva la Municipale che “eleva” due verbali: uno per eccesso di velocità e l’altro per non aver rispettato la distanza di sicurezza. La ragazza paga le multe, l’assicurazione fa il resto e tutto sembra finire. Ma non è così, perché oltre ai due verbali la donna deve sottoporsi (come “sanzione amministrativa accessoria”) alla revisione obbligatoria della patente, ai sensi del comma 3 dell’articolo 128 del codice della strada. Comma che, neanche a farlo apposta, verrà abrogato appena tre mesi dopo. Questo significa che entro 30 giorni la ragazza deve rifare gli esami di teoria e di guida. In caso contrario la patente le deve essere immediatamente ritirata. Quella sanzione, però, all’odierna 39enne non venne mai notificata perdendosi chissà dove. Ma non è finita, perché - come ricorda il suo legale - nel 2005 l’imprenditrice viene convocata per il rinnovo della patente. Ma nessuno le dice nulla nemmeno tre anni dopo, nel 2008, quando dopo un controllo all’etilometro la patente le viene questa volta sospesa (per guida in stato di ebbrezza) per due mesi. E a fine 2013, come se non bastasse, una lettera l’aveva persino informata che le erano stati ridati tutti i punti persi. Circostanza che l’avvocato Zaccaria non a caso sottolinea: «Le istituzioni in pratica rientrano in possesso più volte del suo documento negli anni successivi, eppure nessuno le ha mai contestato o notificato nulla». La notifica, infatti, arriva solo nel weekend scorso, quando la 39enne si trova a Rimini per partecipare a una fiera e alloggia all’hotel Le Rose, quello divenuto tristemente noto per la tragica fine di Marco Pantani.

Qui si registra alla reception consegnando il documento. La banca dati della questura riminese “riesuma” la pendenza e la mattina seguente, alle 9, la donna è svegliata in camera nientemeno che da due poliziotti che fanno solo il loro dovere.

«In quel momento - racconta ancora l’avvocato Zaccaria - a dire il vero, la mia cliente ha avuto quasi un mancamento pensando che fosse successo qualcosa di tragico alla sua famiglia. Non poteva certo immaginare che si trattasse di una notifica del genere, peraltro in ritardo ultradecennale». E invece era così e - solo grazie a un permesso temporaneo per raggiungere Ravenna - la 39enne è riuscita a tornare a casa al volante della propria auto. Ultimo viaggio prima di riconsegnare la patente, 14 anni dopo un incidente che non ricordava nemmeno più.

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