Omaggio a Dante, un poeta per due città

Rimini

RAVENNA. A maggio celebrando il 750° anniversario della nascita in Senato il sindaco fiorentino Dario Nardella ci aveva provato: «Ho chiesto al mio amico Matteucci se ci restituisce le spoglie del Sommo Poeta.... ma non ne vuol sapere!». Gli è andata storta e così ieri Firenze ha rinnovato l’omaggio all’esule con la cerimonia dell’olio per il 694° annuale della morte. Con un solenne cerimoniale ormai codificato negli anni i rappresentanti del Comune toscano hanno offerto l’olio al sepolcro del Poeta, accendendo la lampada votiva che arde ininterrottamente dal 1908, dono anch’essa della città di Firenze. C’era l’assessore Sara Funaro, al fianco di Fabrizio Matteucci, “scortati” dai gonfaloni delle città di Ravenna, Firenze e dai figuranti dell’associazione storica Quelli del Ponte. Prima il corteo da piazza del Popolo alla Sala Muratori della Classense (dove il professor Lino Pertile docente della Harvard Unversity ha tenuto la tradizionale prolusione sul tema “Nel tempio del suo voto riguardando”: Dante nell’Empireo) poi l’arrivo nella chiesa di San Francesco, dove l’arcivescovo Lorenzo Ghizzoni ha celebrato la solenne Messa di Dante, animata dalla Cappella Musicale di San Francesco diretta da Giuliano Amadei quest’anno in diretta Rai 1, insistendo sul valore del sacrificio: «La santificazione del credente, procede proprio così, a piccoli passi, nel quotidiano, con l’obiettivo di arrivare a dire con S. Paolo: “Non vivo più io, ma Cristo vive in me” - ha detto l’arcivescovo Ghizzoni -. Anche il percorso di Dante – sommo poeta e teologo – nella Divina Commedia, si snoda da una discesa agli inferi, con la presa di coscienza del male e delle fragilità degli uomini; attraverso una conversione e una purificazione; per concludersi con una contemplazione della luce e dell’amore che muove tutto l’universo. La dinamica pasquale di morte e risurrezione è la chiave di interpretazione di tutta la storia. E’ un cammino di rinuncia al culto di se stessi, che permette un’esperienza di salvezza, di pace, di misericordia a chiunque apra il cuore alla voce del Signore Gesù Cristo».

La nota di cronaca? Qualche multa staccata dagli agenti della polizia municipale in via Baccarini. Nonostante i cartelli di segnalazione posizionati sul lato della strada qualcuno si è dimenticato di spostare l’auto per il passaggio del corteo con autorità e figuranti. Al ritorno ha trovato la sorpresa sul parabrezza.

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