Commando fa razzia alla gioielleria

Rimini

RAVENNA. Sapendo di poter contare su non più di cinque minuti di tempo a disposizione, la banda che nelle prime ore di ieri ha preso di mira la gioielleria “Si Anelli” dell’Esp si è procurata una sorta di “extra time” dando fuoco ad alcuni copertoni. In quel modo è stata creata una barriera lungo le direttrici di accesso al centro commerciale di viale Randi e viale Alberti; fiamme e fumo che hanno ostacolato l’intervento di polizia e carabinieri e del personale della società che si occupa della vigilanza della struttura, che ad appena 180 secondi dalla ricezione dell’allarme era accorso nella zona.

Solo quando i vigili del fuoco hanno spento il doppio rogo doloso forze dell’ordine e guardie giurate hanno potuto raggiungere l’ipermercato. Ma a quel punto i ladri si erano già allontanati fuggendo a piedi attraverso i campi sul retro per raggiungere auto o furgoni posizionati nelle strade limitrofe.

Un modus operandi, quello adottato poco dopo le 3 di ieri, che ricorda la razzia di telefonini commessa all’ipermercato “Le Maioliche” di Faenza a inizio luglio (in quell’occasione però al posto degli pneumatici vennero piazzate sulla strada balle di fieno e new jersey in plastica) e che mette in risalto lo spessore criminale del gruppo. Ad agire sono stati senza dubbio dei professionisti, come si evince anche dalla selezione effettuata una volta raggiunto l’obiettivo: nell’infrangere le vetrine i malviventi hanno infatti tralasciato gli oggetti di minor valore, aspetto che ha indotto gli inquirenti a ritenere che in precedenza avessero effettuato sopralluoghi fingendosi normali clienti.

Il colpo, sulla base delle registrazioni delle telecamere che hanno ripreso l’assalto, è stato messo a segno da almeno sei persone, anche se i poliziotti della Squadra mobile che si occupano delle indagini ritengono che all’esterno del centro commerciale o comunque nelle zone non coperte dalle telecamere potessero esserci altri complici. I banditi, tutti a volto coperto, sono entrati dall’ingresso est facendosi largo a colpi di mazze. Una volta all’interno si sono diretti alla gioielleria posta al centro del complesso e, dopo aver forzato l’ulteriore serranda metallica a protezione dell’open space, hanno sfasciato una decina di vetrine. Da una prima stima, tra oro e preziosi e danni, il colpo dovrebbe aggirarsi tra gli 80mila e i 100mila euro. (gi.ro.)

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