Elogi dalla Commissione Ravenna diventa favorita Bergamo fa ricorso

Rimini

RAVENNA. «Ravenna è la favorita nella corsa a capitale europea della Cultura». Una notizia che lascia ben sperare in vista della selezione finale di settembre e che trapela dalle motivazioni che hanno portato la commissione giudicatrice a scegliere le sei pretendenti rimaste in gara. Lista nella quale, come noto, sono state escluse a sorpresa sia Venezia che Bergamo. E proprio la città lombarda riaccende le polemiche della competizione sollevando un caso di presunto conflitto.

Stando a quanto pubblicato recentemente sul sito della Commissione, sembra che i giurati del dossier ravennate abbiano particolarmente apprezzato «la presentazione, l’energia e l’impegno» alla base del progetto di candidatura. Un progetto definito «chiaro e solido». E’ stata poi notata anche «l’alta partecipazione dei cittadini e degli operatori culturali».

Nel report Ue una prima parte descrive il progetto ravennate, fondato su un budget operativo previsto pari a 45 milioni di euro. Viene segnalato che la riqualificazione della Darsena, che farà del vecchio porto «un distretto innovativo e legato alla cultura», sarà «la più vasta in Italia» nel suo genere. Complessivamente, inoltre, entro il 2019 «la città sarà trasformata». Alla luce del positivo giudizio dei giurati, Ravenna è dunque la favorita alla vittoria finale, seguita da Siena e Perugia. Outsider Matera e Lecce, mina vagante l’oggetto misterioso Cagliari.

Nel frattempo, il clima attorno al 2019 si avvelena dopo l’esposto di Bergamo al ministero per ottenere un accesso agli atti sul lavoro fin qui svolto dai giurati. I bergamaschi - esclusi dalla short list nonostante la super consulente Federica Olivares - hanno preso di mira il 39enne Hinna, associato di Organizzazione aziendale all’Università Tor Vergata di Roma, per alcuni presunti legami con Siena e Cagliari. Nel primo caso è nel mirino il rapporto con Pierluigi Sacco, direttore della candidatura di Siena, per un libro scritto in comune, nel secondo caso è stata tirata in ballo la società di consulenza “Struttura Consulting” di Roma di cui Hinna figura come partner sulla base di diversi incarichi e progetti più o meno recenti commissionati anche da enti pubblici sardi. Lo stesso sindaco di Bergamo, Franco Tentorio, ha invitato a sgombrare il campo da possibili conflitti di interesse in una lettera inviata al ministro dei Massimo Bray e al presidente del Parlamento europeo Martin Schulz. «Da parte di chi non è passato in finale - dichiara il coordinatore Alberto Cassani - mi sembrano azioni legittime, da parte nostra crediamo che il lavoro dei commissari sia stato molto corretto».

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