Donna muore folgorata dal phon

Rimini

RAVENNA. Trovata a terra con alcune ustioni sul corpo. Accanto a lei un comune phon. E sullo sfondo l’ipotesi che a ucciderla sia stata una scarica elettrica, almeno stando al referto stilato dal medico che ha ricondotto il decesso di una 50enne ad una «sospetta folgorazione», aspetto che ha indotto la Procura a disporre un’autopsia in programma oggi pomeriggio.

Il caso, seguito dal sostituto procuratore Daniele Barberini, è in mano alla Squadra mobile, incaricata di effettuare accertamenti. Ai poliziotti è stato demandato il compito di sentire diverse persone, i familiari ma anche il personale intervenuto per soccorrere la donna, per ricostruire nel dettaglio, anche se solo a posteriori, la successione temporale degli eventi. La signora, affetta da una patologia degenerativa, è stata soccorsa nella serata di sabato nella sua abitazione dal personale del 118, allertato dal marito. Trovata stesa con il phon vicino, chi è intervenuto non ha però avvisato immediatamente le forze dell’ordine, come invece spesso accade in casi analoghi e come sarebbe stato invece più opportuno in base al protocollo. Trasportata in gravi condizioni all’ospedale dall’ambulanza e ricoverata nel reparto di rianimazione del Santa Maria delle Croci, nella mattinata di lunedì la donna è deceduta.

Le cause della morte, secondo quanto indicato dalle cartelle cliniche, sarebbe da ricondurre ad una possibile folgorazione, verosimilmente provocata dall’elettrodomestico. Ed è stata proprio questa ipotesi a indurre la magistratura, una volta informata dell’accaduto, ad avviare un’indagine ad ampio raggio sentendo tutti quelli che hanno visitato e avuto in cura la donna, anche per capire se quando è avvenuto quello che pare a tutti gli effetti un tragico incidente domestico la signora fosse sola o se fosse assistita da qualcuno, se stesse utilizzando l’apparecchio o, altra ipotesi, sia caduta accidentalmente con il phon acceso innescando in qualche modo il corto circuito che ha provocato la scarica fatale. Per appurare poi se la causa del decesso sia effettivamente quella indicata nel referto medico è stato disposto l’accertamento autoptico.

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