Colpito da un frammento, muore sul colpo

Rimini

LUGO. Sembra stesse eseguendo un intervento di manutenzione ad un macchinario quando è stato investito da un frammento di materiale espulso all’improvviso dall’impianto, ora sotto sequestro. Un infortunio che ha spezzato la vita di Gianluca Bongiovanni, uno dei titolari della Eco chimica di San Bernardino, deceduto sotto gli occhi del fratello Giovanni.

Il tragico incidente sul lavoro si è verificato nel primissimo pomeriggio di ieri, attorno alle 14. L’uomo, che lascia la moglie e due figli adolescenti, si trovava nella sede dell’azienda e pare stesse cercando di rimuovere un eccesso di pvc rimasto negli ingranaggi di un estrusore. Una manovra che prevede vari passaggi, compreso il riscaldamento del materiale in modo da poterlo estrarre più agevolmente. Ma nel compiere quel gesto, probabilmente per un eccesso di pressione, all’improvviso dall’impianto è schizzato il “tappo” presente all’interno, trasformatosi così in una sorta di proiettile che ha investito il 53enne al petto, provocandone la morte per arresto circolatorio.

Una tragedia alla quale ha assistito impotente il fratello, rimasto sotto choc; i due, insieme alla sorella Emanuela, avevano infatti proseguito nel 1998 l’attività avviata dal padre Diego ai tempi della Grond plast.

Nonostante l’immediato allarme al 118, per l’uomo non c’è stato nulla da fare. A nulla è valso l’intervento dei mezzi di soccorso, visti arrivare seguiti dalla vettura della moglie, che lavora all’ospedale di Lugo e che nel frattempo era stata informata dell’accaduto.

Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri di Voltana e San Bernardino, oltre ai tecnici della Medicina del lavoro che hanno avviato indagini per chiarire la dinamica di un incidente all’apparenza inspiegabile. D’intesa con il sostituto procuratore Lucrezia Ciriello, l’impianto è stato posto sotto sequestro.

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