Errani, un brindisi per l'annuncio: «Torno anche senza un ruolo»

Rimini

RAVENNA. Un brindisi nel “suo” circolo e un abbraccio con quei militanti che lo hanno sostenuto nei mesi più duri della sua vita politica, poi l’annuncio: la voglia di rimettersi subito al servizio del partito e di volerlo fare anche senza un incarico preciso. «Perché - spiega Vasco Errani - l’importante è l’impegno. E per come la vedo io si può fare politica con un ruolo, ma anche senza un ruolo».

E’ un Vasco Errani visibilmente sollevato quello che martedì sera si presenta al circolo Pier Paolo D’Attore per un incontro organizzato con gli iscritti della sua sezione. «Sono stati loro a chiederci di organizzarlo - racconta il segretario provinciale Michele De Pascale - e per noi è stato un piacere, così come lo è stato per Vasco. Quale sarà il suo ruolo? Non lo so. Io so solo che l’Italia ha bisogno del Pd e il Pd ha bisogno di Errani. Poi come vorrà rimettersi in gioco lo deciderà lui. Di sicuro, conoscendolo, credo che sia una persona che non ha mai contraddetto una dichiarazione ufficiale e quindi mi sembra difficile che torni in ballo come sindaco».

Errani - che la scorsa settimana si è visto cancellare la condanna a un anno dalla Cassazione (il processo d’Appello si dovrà rifare) martedì sera ha voluto ringraziare il suo partito. «Ho scoperto una dimensione umana della politica che non pensavo esistesse ancora - ha detto in sintesi l’ex presidente della regione Emilia Romagna - in questo anno molto difficile per me e la mia famiglia il Pd ravennate mi è stato molto vicino, così come lo sono stati tanti iscritti». Poi l’annuncio di voler rimettersi a disposizione indipendentemente dai ruoli che potrà essere richiamato a ricoprire. Per lui nei giorni scorsi si era parlato di un posto da sottosegretario e di una chiamata diretta da Renzi nell’esecutivo.

Ieri intanto Errani ha incassato anche un’ulteriore attestazione di stima anche dal suo successore in Regione, Stefano Bonaccini: «Credo che Errani sia ancora oggi una risorsa per il Pd e per questo paese, ma non sta a me decidere eventualmente in che ruolo possa essere impegnato. Errani è tornato un cittadino libero, ora dovrà affrontare di nuovo quel processo e siamo fiduciosi che possa dimostrare la sua innocenza. Dopo l’annullamento della condanna sono andato a trovarlo la sera a Ravenna. Perché è una persona che stimo e con la quale ho mantenuto un eccellente rapporto».

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