Processo da rifare per Vasco Errani

Rimini

RAVENNA. Processo da rifare per Vasco Errani. La Corte di Cassazione ha annullato ieri sera la sentenza di secondo grado che lo scorso luglio aveva portato alla condanna a un anno dell’ex presidente della Regione per falso ideologico e ha disposto un nuovo processo davanti alla Corte di Appello di Bologna.

In mattinata il procuratore generale della Cassazione, Aurelio Galasso, aveva invece chiesto il proscioglimento per Errani e per gli altri due imputati i dirigenti regionali Filomena Terzini e Valtiero Mazzotti, condannati ad un anno e due mesi per favoreggiamento. Anche per loro la Cassazione ha disposto un nuovo processo in Appello.

La vicenda è legata ad una indagine sul finanziamento da un milione di euro alla cooperativa agricola Terremerse, presieduta nel 2006 dal fratello di Vasco Errani, Giovanni, che per una presunta truffa era stato condannato in primo grado a due anni e sei mesi. In appello, lo scorso 9 aprile, è stato assolto mentre per altre imputazioni di falso e truffa è stato dichiarato il non luogo a procedere per prescrizione. Nella relazione inviata in procura nel 2009, Errani chiarì la “regolarità” del comportamento dell’amministrazione regionale nell’erogazione dei fondi.

«Oggi è un bel giorno per me - Ha commentato Vasco Errani sul suo profilo facebook -. Si è ristabilita la verità che aveva pronunciato il giudizio di primo grado e si ricomincia da lì con serenità e fiducia. Ringrazio le tante persone che in questi mesi mi sono state vicine confermandomi la loro stima.E’ stato un anno difficilissimo, molto doloroso prima di tutto sul piano umano ed ho pagato un prezzo altissimo, ma non ho sassolini nelle scarpe da togliermi e non ho rimpianti. Sono orgoglioso per come ho servito negli anni la cosa pubblica e la Regione Emilia-Romagna e lo sono ancora di più per avere, nel momento più difficile della mia vita politica, messo il rispetto e l’onore delle istituzioni avanti ad ogni altra ragione. Per me questo è un valore irrinunciabile che si deve ai cittadini e che non può mai venire meno. Ora passerò qualche giornata tranquilla con la mia famiglia».

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