Minacce ai dipendenti di Palumbo: arrestato

Rimini

RAVENNA. Da un paio di settimane per lui l’appuntamento di fronte alla pasticceria Palumbo, sotto i portici di piazza San Francesco, era ormai fisso: minacce, occhiatacce, e una volta perfino un’aggressione al gestore della sala bar. Ieri sera, dopo una sequela di denunce, il tunisino ci è ricascato. E’ tornato di fronte alla caffetteria, all’ora di chiusura, e ha mimato il solito gesto di intimidazione di fronte ai dipendenti, quello del «Vi taglio la gola». Quanto bastava, questa volta, per fargli scattare le manette ai polsi per stalking: arrestato il 45enne Naucer Jouablia. «La piazza deve ritornare alla cittadinanza - ha commentato il titolare - non abbiamo mai pensato di andarcene». Il primo grave episodio risale a fine maggio, ma già da tempo il bar era stato preso di mira: l’ingresso del locale imbrattato dall’urina, le occhiatacce all’uscita. La caffetteria, ospitata sotto i portici proprio per togliere dalla nobile piazza il degrado di anni, si era ritrovata ad essere accerchiata da chi forse non gradiva che il proprio “territorio” fosse occupato da altri. E comunque, la sera del 27 maggio scorso, Giuseppe Panzano, responsabile di sala della caffetteria, era stato picchiato solo per essere intervenuto a difesa di un’altra dipendente, infastidita da uno degli stranieri, che da qualche giorno si aggirava attorno al bar assieme ad altri due “amici”. L’aggressore, il 45enne tunisino che ha precedenti di polizia per furto, violenza privata e resistenza, era stato denunciato, ma questo non è bastato a fermarlo. Nei giorni seguenti era tornato di fronte al bar, e il fare era sempre lo stesso: minacce e intimidazioni. Atteggiamenti tanto ostili da incutere ansia e timore nei dipendenti del locale. Dopo l’intensificarsi dei controlli, per qualche giorno la situazione era sembrata placarsi. Ma, giovedì sera, il 45enne è tornato lì di fronte, mimando il solito gesto, quello dello sgozzamento. Sono intervenuti in prima battuta i finanzieri, poi - visto che si trattava della stessa persona che ormai da settimane infastidiva i baristi - è scattata l’operazione dei carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile che hanno arrestato lo straniero per stalking. L’uomo è stato portato in carcere in attesa dell’udienza di convalida: plauso del sindaco Matteucci e della Cna alle forze dell’ordine per l’arresto.

«Non abbiamo mai di pensato di andarcene: la piazza deve ritornare alla cittadinanza. E’ con la caparbietà e con il presidio del territorio che sarà possibile riprendersi piazza Francesco». A parlare è Francesco Palumbo, il titolare dell’omonima pasticceria aperta pochi mesi fa sotto i portici di piazza San Francesco proprio nell’intento di riportare la “passeggiata” ravennate laddove da troppo tempo era solo degrado.

Siete contenti dell’arresto dello stalker o più preoccupati, visto che nonostante le prime denunce, sono proseguite le persecuzioni?

«Né contenti né preoccupati: sono state settimane difficilissime, quello che abbiamo sentito è stata una grande vicinanza da parte delle forze dell’ordine e una grande presenza: a loro siamo grati».

Settimane difficili, ha detto: per i dipendenti deve essere stata dura. Erano spaventati. C’è mai stato il bisogno di sostenerli moralmente?

«Lo erano, il nostro responsabile è stato minacciato e picchiato, e tra i dipendenti ci sono molte ragazze: c’è stato bisogno di tenerli su, certo, ma questo lo facciamo quotidianamente. Devo dire però che non si sono mai sentiti abbandonati. Le forze dell’ordine, ripeto, hanno presidiato il territorio per tutto questo tempo, e anche i dipendenti erano fiduciosi che la cosa si sarebbe risolta presto».

Vicinanza vi è stata dimostrata anche dalla città?

«Molta. La cittadinanza è stata molto presente: c’è stata rivolta una grande dimostrazione di solidarietà e sostegno da parte di tante persone, e di questo siamo molto contenti. Vorremmo che la piazza tornasse ad essere dei cittadini, che tornasse ad essere una piazza normale per le famiglie, i ragazzi, i bambini».

Nei momenti più duri, non vi siete mai chiesti se ne valesse la pena?

«No, mai. Abbiamo sentito l’appoggio delle forze dell’ordine, e ci siamo anche affidati. Ci avevano detto: la cosa si risolverà. Ora speriamo che non ci vogliano anni perché la piazza torni ai cittadini».

Crede basti la caparbietà, come quella che state dimostrando, per questo accada?

«Non solo. Ci vogliono anche interventi consistenti e il controllo del territorio come avviene anche in altre piazze».

Vi piace ancora piazza San Francesco?

«Molto, e ci piace stare lì. Io amo il mio lavoro».

 

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