Biglietto unico, pressing del Comune Vertice con Curia e Soprintendenza

Rimini

RAVENNA. «Il Comune è già in grado di chiudere l’accordo giovedì 30 gennaio». Va in pressing il sindaco Matteucci sul biglietto unico per i monumenti ravennati. Comune, Provincia, Curia e Soprintendenza si troveranno faccia a faccia tra pochi giorni per tentare un accordo che farebbe guadagnare qualche punto in più alla città sul fronte turistico (oltre che nella gara per diventare capitale europea della cultura nel 2014). L’incontro è stato fissato e il Comune schiererà oltre al sindaco anche l’assessore al Turismo Andrea Corsini e il direttore generale Carlo Boattini. E da Palazzo Merlato è uscita una lettera aperta indirizzata all’arcivescovo Lorenzo Ghizzoni e al soprintendente Antonella Ranaldi.

Il fatto. La storia è nota. La proprietà e il controllo di monumenti e musei a Ravenna è frazionata. Con la Curia che gestisce le grandi attrazioni artistiche della città: San Vitale e Galla Placidia. Ognuno va da sè, con propri biglietti e incassi. E anche con orari diversi, non regolamentati. Tanto che a Capodanno fuori da San Vitale i turisti stavano tutti in coda aspettando l’apertura che però era solo pomeridiana. Polemiche, arrabbiature e una prima presa di posizione del Comune.

Il tempo stringe. «Taluno ha dichiarato: cominciamo a discutere adesso, ci vorrà del tempo. A parte il fatto che se ne parla da almeno 10 anni, a mio giudizio di tempo non ce n’è - scrive il sindaco al vescovo e alla soprintendente -. Il biglietto unico è utile al turismo ravennate e indispensabile per il dossier di Ravenna 2019 che dobbiamo depositare a maggio. Giustamente pretendiamo che in un mese il Parlamento approvi la nuova legge elettorale. Due mesi, da qui a Pasqua, sono più che sufficienti per il biglietto unico».

Sarebbe una novità anche per l’immagine turistica della città d’arte uscita con varie ombre dalla ricerca sul turismo ravennate commissionata dalla Confesercenti e presentata appena qualche giorno fa.

Trasparenza. Che il Comune spinga sulla questione è risaputo. Le resistenze potrebbero arrivare da altri interlocutori e così Matteucci spinge sulla trasparenza. «E’ bene che la discussione avvenga in modo pubblico alla luce del sole. A partire da un report pubblico del nostro incontro di giovedì prossimo - sostiene il sindaco -. I monumenti Unesco di Ravenna sono una ricchezza eccezionale per tutta l’umanità. Quello di cui parliamo è un progetto semplice che aiuti la visita dei tanti turisti che scelgono Ravenna come loro meta, offrendo loro la possibilità di un unico biglietto: monumenti diocesani, monumenti del Comune e monumenti dello Stato, insieme. Nel rispetto dell’autonomia ma anche della responsabilità di ognuno e i tutti. Dobbiamo cambiare passo. Anche nella gestione dei nostri monumenti. Orari più adeguati, biglietto unico, pacchetti di offerte multiservizi, scontistica incrociata, coinvolgimento totale di tutti, promozione massiccia».

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