Un'altra rissa ai giardini Speyer «Botte davanti alla mia vetrina»

Rimini

RAVENNA. Ancora alta tensione nella zona dei giardini Speyer. Un’altra rissa e la polemica torna ad alimentarsi. D’altra parte appena un paio di giorni fa il sindaco Fabrizio Matteucci, impegnato in un giro di controllo aveva fotografato piuttosto chiaramente la situazione con un post su Facebook: «In zona stazione con i Mistral e l’assessore Martina Monti. Devo dire non bene, fino a quando non sono arrivate le volanti».

Insomma, la situazione non è tranquilla. E ieri sera, poco dopo le 20, è scattata l’ennesima rissa che si è fermata con l’arrivo di due volanti della questura. «Si picchiavano e sbattevano contro la mia vetrina, sembrava il terremoto - racconta la signora Asma, titolare del negozio di alimentari sotto i portici dell’Isola San Giovanni, una commerciante immigrata che già altre volte aveva denunciato il problema -. Sono sempre loro, quelli che stanno lì fuori sotto i portici e a volte entrano nel mio negozio rubando generi alimentari. Hanno fatto una rissa e sbattevano sulla vetrina. Ho chiuso il negozio e quando sono uscita stavano già arrivando tre macchine della polizia. Li deve aver chiamati qualcuno che ha sentito le urla durante la rissa».

Ci risiamo. All’inizio del mese la tensione era arrivata a livelli di guardia con un’aggressione ai danni di un tunisino colpito da altri stranieri con un manico di scopa usato come manganello. Poi la tentata aggressione ai danni del sindaco.

E ieri a farsi sentire nuovamente è stato il consigliere territoriale di Lista per Ravenna Giulio Bazzocchi.

«Sabato mattina sono stato ricevuto dal prefetto Della Rocca: ha detto che farà il possibile, dice che la questura sta facendo un grande sforzo con passaggi frequenti da parte delle volanti. Ma se le persone che vengono identificate sono regolari si può fare poco. E’ ora invece di agire. Il Comune aveva fatto promesse ma si sono rivelate balle - lamenta Bazzocchi -. Se le forze dell’ordine sotto organico allora chiamiamo rinforzi come a Rimini dove per strada c’è anche l’esercito».

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