Pescatore scivola nel Lamone e annega

Rimini

RAVENNA. Sembra sia annegato nel tentativo di recuperare la rete da pesca, ritrovata ancora in acqua incastrata tra le sterpaglie. L’ipotesi è che per cercare di prenderla si sia sporto troppo, scivolando per via del fondo viscido e finendo nel fiume; questo almeno è quello che farebbero pensare i primi accertamenti sul corpo di Salvo Bartolini, 78enne trovato senza vita nella notte tra domenica e ieri lungo il Lamone dalle parti di San Romualdo, anche se non si esclude che l’anziano possa essere caduto nel corso d’acqua in seguito a un malore.

A dare l’allarme ai carabinieri di Sant’Alberto è stata la moglie, preoccupata non vedendolo rientrare. L’uomo era uscito di casa nella mattinata per dedicarsi al suo hobby preferito, senza però rientrare a pranzo come previsto. Un particolare che non aveva subito allarmato la donna, che ha pensato ad un contrattempo o a un cambio di programma come era successo altre volte. L’uomo inoltre non aveva il cellulare per cui non avrebbe neppure potuto chiamarlo.

Ma quando è arrivata la sera e il marito ancora non era rientrato, ha contattato il 112: i militari dell’Arma hanno quindi subito avviato le ricerche battendo le zone dove l’uomo era solito andare a pescare insieme ai vigili del fuoco, intervenuti anche con i sommozzatori.

Una volta individuato il punto in cui si era recato il pensionato, i soccorritori hanno subito ipotizzato un incidente. Lo facevano presumere i materiali e gli abiti ancora al loro posto nella appartata piazzola di pesca, il panino e la bottiglia d’acqua ancora intatti; anche il portafoglio e la macchina non erano stati toccati. A quel punto si è iniziato a cercare nel fiume dove i vigili del fuoco, a bordo del gommone, hanno prima ritrovato una scarpa e poi a pochissimi metri di distanza il cadavere dell’uomo. La salma del pescatore è stata portata in camera mortuaria a Ravenna dove nel pomeriggio di ieri è stata eseguita l’ispezione cadaverica.

Un dramma che ricorda come dinamica quello di Emidio Pergolari, 50enne morto il 25 aprile scorso sul molo di Porto Corsini. L’uomo stava pescando cozze con un raschietto quando lo strumento utilizzato si è rotto; a quel punto, probabilmente nel tentativo di raccogliere i mitili a mano, è salito sulla scogliera, finendo per scivolare in acqua dove è stato avvistato poco dopo privo di vita da alcuni passanti che, complice il giorno di festa, stavano passeggiando sul molo.

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