Denudato dai compagni di scuola e "sbattuto" in video su WhatsApp

Rimini

RAVENNA. Lo accerchiano davanti alla scuola, lo spintonano. E poi giù i pantaloni e gli slip. Non paghi, lo filmano nudo e il video finisce in “rete” su Whatsapp così che tutta la classe possa vederlo. Sotto choc, il bambino di appena 12 anni è finito in ospedale, quando a chiamare la madre è stato un genitore che aveva scorto il ragazzino in lacrime e sconvolto in mezzo alla piazza, nel paesino a poca distanza dalla scuola.

Ora, sul terribile caso di bullismo indagano i carabinieri che stanno cercando di districarsi tra le varie ricostruzioni di bambini e genitori. Alla vittima, i medici hanno assegnato cinque giorni di prognosi: un po’ di lividi ma soprattutto tanto choc.

Il fatto. Mercoledì pomeriggio, ha da poco suonato la campanella di fine lezioni in una scuola media del forese. Lo studente 12enne è uscito dalla classe con il suo zaino in spalla. Una volta fuori, lontano dalla protezione delle mura scolastiche, prima uno, poi l’altro, gli si avvicinano. Una battuta, poi una spinta. Poi le spinte diventano due o tre e pian piano, un gruppetto di tre o quattro coetanei lo accerchia. Non bastasse questo a spaventarlo, c’è chi osa di più e presto lo scherzo diventa terribile. E qualcuno tra i presenti lo avvicina alle spalle e gli tira giù i pantaloni. E coi pantaloni, vengono giù gli slip. E la bravata in un attimo diventa violenza. Pochi istanti e il bambino rimane mezzo nudo.

Il video. Ma bastano quei pochi momenti per immortalare la vergogna: qualcuno lo filma e pensa bene di mettere il video in rete sul gruppo Whatsapp della classe. Quando il ragazzino se ne rende conto, è troppo tardi. Ormai, mezza scuola lo ha visto con le mutande abbassate. E’ così, rapito dallo sconforto, che nel pomeriggio la madre di un suo compagno di classe lo scorge in mezzo alla piazza, in lacrime. Avvisa così i genitori del 12enne che si precipitano sul posto, lo portano in ospedale per gli accertamenti. Da lì, la chiamata ai carabinieri.

Le indagini. E sono loro che - avuto a disposizione il video salvato dalla madre della vittima - adesso stanno cercando di districarsi tra le varie ricostruzioni per capire chi abbia messo in rete il video, per quale ragione il gruppo di bulletti se la sia presa con lui, e se fosse mai capitato in precedenza. Sono tutti maschietti e tutti 12enni: ciò significa che, se anche fossero individuate delle responsabilità, nessuno di loro sarebbe imputabile ma partirebbe comunque la segnalazione alla Procura dei minori. Dalla visita medica, il 12enne è uscito distrutto: sconvolto e carico di vergogna. I medici gli hanno assegnato cinque giorni di prognosi: non ha segni particolari di lotta addosso e lui stesso dice di non essere stato malmenato, ma la violenza ha tante facce. E le ferite pure.

 

 

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