Donna trovata morta in casa dal figlio

Rimini

 

COTIGNOLA. L’hanno trovata in cucina poco dopo mezzogiorno, con una cintura dell’accappatoio legata al collo. Nessun segno di effrazione sulle porte, nessun furto, tutto era apparentemente in ordine. Eppure gli inquirenti non hanno trovato nessuna lettera d’addio, e soprattutto hanno notato che la donna sembrava vestita come se fosse in procinto di uscire. Inoltre due cassetti sono stati ritrovati socchiusi in maniera “sospetta”. Per questo - e per altro ancora - è giallo sulla tragica fine di Pia Rossini, 81enne di Cotignola il cui corpo senza vita è stato ritrovato alle 12.30 di ieri dal figlio sessantenne che abitava con lei in una casa a due piani di via Corriera 3 a Cotignola, casa confinante con la clinica privata di Villa Maria Cecilia.

Il pubblico ministero di turno, Stefano Stargiotti, informato del caso ha preferito recarsi di persona a Cotignola e ha disposto l’autopsia al termine del sopralluogo eseguito insieme al medico legale Donata Dal Monte. Medico che, dopo una prima ispezione cadaverica, non ha potuto fare altro che confermare un decesso per apparente asfissia. Ma secondo gli inquirenti le anomalie per archiviare il caso come un “semplice” suicidio sarebbero ancora troppe e la procura non scarta nessuna ipotesi.

Il corpo in cucina. L’allarme è scattato poco dopo il mezzogiorno di ieri, quando il figlio della donna - un sessantenne al momento disoccupato che abitava con lei - ha dato l’allarme al 118.

L’uomo ha riferito di aver visto il corpo della madre a terra, in cucina. Per il medico legale la morte potrebbe essere avvenuta tra le 10.30 e le 12. Attorno al collo della donna c’era la cintura di un accappatoio stretta con un nodo. Ma non si trattava di una morte per impiccagione perché la corda non era stata legata a nient’altro. Un modo indubbiamente anomalo per togliersi la vita, anche se va detto che purtroppo la casistica in materia è letteralmente sterminata.

I dubbi degli inquirenti. La donna - vedova da diversi anni - non risultava essere alle prese con particolari patologie, era in salute ed è stata descritta dai vicini e dal figlio come una persona molto attiva per la sua età e piena di vitalità. Chi la conosce esclude che possa aver compiuto un gesto così estremo e la convivenza con il figlio è stata descritta da più persone come del tutto serena.

Anomalie dopo i primi rilievi. A destare l’attenzione degli inquirenti sono però alcune anomalie riscontrate al termine dei rilievi della Scientifica. Sul corpo della donna mancano segni visibili di una colluttazione, eppure sul palmo delle sue mani non ci sono nemmeno le classiche tracce riscontrabili in chi ha stretto con violenza un laccio o una corda. Non si capisce nemmeno perché la donna abbia deciso di togliersi la vita dopo essersi vestita e preparata con cura.

I rilievi eseguiti dalla Scientifica dei carabinieri del Nucleo Investigativo sono proseguiti fino alle 18 di ieri, poi la casa è stata messa sotto sequestro. Il figlio della donna è stato sentito in caserma a Lugo fino alle sette di sera.

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