Bartolotti: «A questa città ora serve un vero quartiere fieristico»

Rimini

RAVENNA. Un trionfo, quello dell’Omc 2015, capace di richiamare in città ben 21mila turisti. Ma il tempo per i festeggiamenti è concluso e non si può dormire sugli allori. Questo sostiene il numero uno della Micoperi, Silvio Bartolotti, secondo il quale è tempo che Ravenna si doti di un polo fieristico davvero degno del suo nome. Ma nel cantiere di Mr Micoperi c'è anche di più: un progetto unitario con cui rilanciare la città e darle un volto nuovo, dalla stazione ferroviaria al porto. Un piano sul quale dice di essere pronto a investire e che si lega a doppio filo alla visione “politica” di Bartolotti che, non a caso, nei mesi scorsi si è detto interessato a sostenere (col portafoglio) quel candidato sindaco che, a prescindere dal partito, «abbia davvero a cuore la città».

L’imprenditore che ha raddrizzato la Costa Concordia ha le idee ben chiare. E se da un lato conferma la sua volontà a non scendere direttamente in campo per le elezioni del 2016 usa già toni da campagna elettorale. «Qui c’è troppo conservatorismo, si teme il cambiamento. Ma la città ne ha bisogno, necessita di condizioni che le permettano di esprimersi meglio, dopo gli ultimi anni in cui è stata penalizzata». Insomma, un rilancio vero e proprio, partendo da «un quartiere fieristico, che non sia fine a se stesso. Io sogno da solo ma, più persone sognano con me, più il sogno può diventare realtà».

Bartolotti insiste. «Se singolo, qualsiasi progetto rischia il fallimento. Per questo, penso ad un progetto unitario, coeso con altri. Si pensi all’Omc. Per l’evento, che è stato un successo, i negozianti sono rimasti aperti, facendo un sacrificio. Ma all’Omc non è stato fatto nulla perché i turisti andassero in quei negozi. Non c’è stata unione». Ecco perché l’imprenditore ravennate spinge sul rilancio del turismo. «Perché a Venezia ci sono 20 milioni di turisti, e qui solo briciole? Per la scarsa ospitalità. È necessario rendere la città più accogliente e più decenti gli accessi alla città. Si pensi al sottopasso della stazione ferroviaria, un orinatoio per chiunque arrivi. Dovrebbe essere pieno di luce e capace di promuovere ciò che i turisti andranno poi a vedere in città. Invece, cosa ha fatto la vecchia amministrazione? Graffiti, ma non esiste. Per questo, io e alcuni miei amici di “Naviga in Darsena” e “Darsena Futura” abbiamo presentato un progetto al Comune, a spese nostre, perché l’area del parcheggio di autobus ospiti una struttura accogliente, adibita con servizi adeguati».

E non finiscono qui i progetti su cui Mr Micoperi vorrebbe metter mano: dalla rinascita della Cittadella Nautica alla bonifica del porto, «un porto - sottolinea Bartolotti - con attività commerciali, alberghi e yatch parcheggiati. Poi creare un sottopasso con cui sostituire il ponte mobile che ora sta lì, quasi a simbolo della cattiva amministrazione». E proprio in tema di amministrazione, altra questione è quella delle prossime elezioni. «Io non mi candido - precisa ancora - troppo conflitto d’interesse. Questa città necessita di un sindaco che sia tale 24 su 24. Sarebbe bello che qui a Ravenna ci fosse un sindaco pronto a rinunciare al suo stipendio. Una persona con le idee ben chiare, meglio se non politico di professione. Gli abiti del politico e quelli dell’amministratore sono diversi e difficile è togliersi gli uni per gli altri. Il mio idolo? L’ex presidente dell’Uruguay (José Mujica), un contadino, appassionato di crisantemi, dedito al suo popolo».

 

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui