E' morto Ivo Rosetti, il sindaco "padre"del primo piano regolatore

Rimini

CERVIA. E’ morto nella notte Ivo Rosetti, sindaco di Cervia dal 1971 al 1976. Aveva 88 anni e viene ricordato come uno degli amministratori più ligi al dovere. Fra l’altro, negli anni Settanta fu lui ad approvare il primo piano regolatore della città, che portava la firma del progettista Campos Venuti.

«Rimarranno indelebili nella mia mente e nel mio cuore il suo rigore morale - scrive su Fb il segretario provinciale del Pd Michele De Pascale - che ne segnò così profondamente l’impegno politico; oltre che la sua lungimiranza, di cui tuttora beneficiamo e soprattutto la discrezione con cui, quando ero segretario del Pd cervese, mi veniva a trovare esponendomi con franchezza critiche e suggerimenti. La conclusione delle nostra lunghe chiacchierate era sempre la stessa: lui mi diceva di decidere con la mia testa». Sul social network sono in tanti a tributargli l’ultimo saluto, ricordando di avere avuto «l’onore» di conoscerlo. Nemmeno il suo coinvolgimento nel caso Argelli ne ha offuscato la fama, dunque, di buon amministratore. Ma pure di buon cittadino, che fino all’ultimo ha collaborato con il centro sociale svolgendo il ruolo di volontario oppure partecipando a iniziative e assemblee. Era, come si suol dire, «una brava persona». «La scomparsa di Ivo ci riempie di tristezza e ci addolora profondamente - scrive a sua volta il sindaco Luca Coffari -; oltre che una guida, ci viene meno un amico. E’ stato un uomo di grande levatura morale e di profonda sensibilità. La sua vita fatta di rettitudine, di giustizia e di un’azione politica sempre finalizzata al bene della collettività è un esempio per tutti noi. La sua eredità spirituale e morale di tradizione antifascista fondata sui valori della libertà, della giustizia e della democrazia, ha lasciato una impronta indelebile nella nostra città. Gli siamo debitori: abbiamo il dovere di non dimenticare e di riaffermare questi valori ogni giorno». Con Rosetti sono iniziati i grandi lavori pubblici, che hanno favorito poi lo sviluppo turistico. Il boom degli anni Settanta, abbinato ai primi arrivi di massa, fa parte di un passato che alcuni adesso rimpiangono. Anche il Pd, nel frattempo, esprime «profondo cordoglio» per la sua scomparsa. «Era un uomo di grande rettitudine e spessore - sottolinea la responsabile del partito Daniela Rampini -, uno di quei sindaci che sanno guardare al futuro e dialogano con tutti i cittadini. Lo ricorderemo come un esempio di lealtà ed alto senso di responsabilità istituzionale».

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