Lascia in auto il bimbo di otto mesi, mamma sotto accusa

Rimini

RAVENNA. Ha lasciato il figlio di appena 8 mesi da solo nell’auto, per andarsi a prendere un caffè e tornare mezzora dopo. A notare il piccolo - solo e in lacrime dentro l’abitacolo di una utilitaria parcheggiata all’altezza della Rocca Brancaleone - furono alcuni passanti che diedero subito l’allarme, attratti proprio dal pianto del bambino.

Un fatto di cronaca semplicemente angosciante, finora mai trapelato, avvenuto lo scorso maggio e che ieri è approdato in tribunale, dove la madre in questione - una donna italiana di 30 anni residente a Ravenna - è comparsa per la prima volta di fronte al gup Rossella Materia per l’udienza preliminare.

La donna è accusata di abbandono di minore, reato che comporta una pena dai sei mesi ai cinque anni.

In questo caso contro la trentenne c’è anche l’aggravante del legame parentale, essendo il piccolo di soli 8 mesi suo figlio.

I fatti risalgono al 14 maggio scorso, quando la 30enne parcheggia la sua utilitaria in via Rocca Brancaleone, non lontano dalla traversa di via Rocca ai Fossi, proprio davanti all’ingresso del parco. Poi si allontana in direzione della stazione. Più tardi agli inquirenti dirà che si è incamminata verso viale Farini «solo per prendere un caffè», versione dei fatti che in realtà non ha convinto del tutto la procura, ma sulla quale è stato impossibile fare ulteriori verifiche.

Di sicuro quel bimbo viene notato da alcuni passanti che, all’inizio, si guardano attorno pensando che la madre o il padre l’abbiano lasciato dentro solo per qualche secondo, magari per fare il biglietto del parcheggio. Ma il tempo passa e attorno non si vede nessuno, mentre il piccolo continua a piangere.

Da qui la decisione di chiamare il 113 per rintracciare i genitori. Sul posto arriva immediatamente una pattuglia della polizia Municipale il cui comando si trova a poche centinaia di metri di distanza. Dalla targa si risale al proprietario dell’auto, ma nel frattempo - passati trenta interminabili minuti - riecco la madre arrivare da viale Farini. La donna apre subito la vettura, prova a giustificarsi, ma quello che ha fatto è gravissimo e per un reato del genere la denuncia scatta d’ufficio. Ieri il rinvio a giudizio e la richiesta di essere processato con rito abbreviato che comincerà a giugno. In attesa della sentenza, però, del caso sono già stati informati gli assistenti sociali.

 

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