La pineta si riempie di animalisti

Rimini

 

RAVENNA. «Saremo lì poco prima dell’alba». Non lasciano alcun dubbio le parole di Cristina, animalista dell’associazione ravennate Clama, da tempo in prima linea per la difesa dei daini di Classe. Nonostante il Consiglio di Stato ne abbia rigettato il ricorso contro la delibera provinciale che legittima l’abbattimento, l’associazione non demorde e promette nuovi presidi a difesa dei bambi.

Già all’alba di ieri, alcuni ragazzi del Fronte Animalista, insieme ad ambientalisti della zona, si sono dati nuovamente appuntamento alle porte della pineta, pronti a tenere lontani i daini da una fine che, invece, per molti si fa sempre più vicina.

I cacciatori potranno infatti sparare fino al 15 marzo, data oltre la quale scadrà la proroga loro concessa per il piano di selezione. E se gli animalisti promettono perseveranza e resistenza fino ad allora, con anche il Consiglio di stato contro, per gli ungulati di Classe la situazione si fa davvero rovente. Sulla questione è intervenuta anche la signora Eleonora Schönwald, “Lady Daini”, pronta a rivolgersi e a chiedere giustizia al tribunale europeo. «E’ uno schifo - ha sbottato in merito al rigetto del ricorso - sono piena di rabbia, ma si sapeva. Siamo contro un muro di gomma. Qui sono tutti d’accordo con le associazioni di cacciatori, per contentare le loro tasche e quelle dei macellai, e a pagarne devono essere animali innocenti. Non è giusto ma io non demordo, neanche per sogno. I cacciatori sono privi di scrupoli. Se la situazione fosse stata più pulita, - ha aggiunto - i fucili sarebbero stati sostituiti con reti. Invece, uccidere è il metodo più facile e veloce, altrimenti i cacciatori cosa avrebbero avuto da fare?».

La “Dama dei daini” s’è dunque infuriata e minaccia nuove procedure legali: «l’Italia è troppo corrotta. Ora mi rivolgerò al Tribunale dell’Unione Europea, là sono più corretti. Inoltre, farò partire anche un’altra causa. Non mi arrendo».

La Schönwald ha infine ribadito la propria, assoluta disponibilità ad accogliere e custodire i daini, a sue totali spese, nel caso (ormai sempre più remoto) in cui la Provincia faccia marcia indietro. Intanto, dall’Ambito Territoriale della Caccia giungono voci discordanti: «Sì, la prossima sarà settimana di caccia»; «no, al momento la situazione è sospesa». Quel che è certo è che i cacciatori si riuniranno martedì, «per fare chiarezza e capire come procedere». Incontro, dopo il quale, le doppiette potrebbero tornare a essere oliate e portate in cima alle altane pronte a fare fuoco.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui