Bonaccini: «La Regione c'è e ci sarà»

Ravenna

CASOLA VALSENIO. Quasi due ore è durata la visita che il presidente della regione Stefano Bonaccini ha tenuto nella giornata di ieri a Casola Valsenio. Una presenza istituzionale iniziata alle 14.30 e terminata dopo le 16.30, voluta per rendersi conto di persona dello stato della frana che mercoledì scorso ha distrutto il campo sportivo. Assieme a lui erano presenti all’incontro il prefetto di Ravenna Francesco Russo, il senatore Stefano Collina, i consiglieri regionali, i sindaci dell’Unione, il presidente della provincia Claudio Casadio, il comandante provinciale dei vigili del fuoco Pierpaolo Patrizietti, il comandante dei carabinieri del comando di Faenza Cristiano Marella ed altri esponenti delle forze dell’ordine.

«La Regione c’è e ci sarà». Sono le parole di conforto e vicinanza espresse da un visibilmente colpito Bonaccini che poi twitta in diretta «ho detto al sindaco Nicola Iseppi che può contare su d noi». «In questa prima fase è importante capire cosa sia successo e valutare i danni. Per quanto riguarda la Regione tutto ciò che è possibile fare lo faremo. Sia in questa fase sia per quanto riguarda quello della ricostruzione del campo sportivo».

La fase di emergenza vera e propria è passata. Ora rimane da comprendere bene il conto dei danni iniziando a pensare anche alla ricostruzione di uno spazio sportivo. Una struttura che lo stesso Bonaccini, al termine del sopralluogo in via Cantone rimarca essere «fondamentale per la vitalità di una comunità. Per noi è un dovere essere vicini a Casola e ai casolani in un momento come questo». Superare la logica dell’intervento in emergenza. La creazione di piani pluriennali regionali legati alla difesa del suolo è una priorità della giunta guidata dal presidente Bonaccini. «Un progetto che ci permetterà di mettere a bilancio non solo e più risorse per coprire le emergenze ma per programmare piani di intervento preventivi». Un cambio di rotta e progettualità politica che lo stesso senatore Collina, presente all’incontro di ieri, si sente di condividere e sottoscrivere. «Con il progetto “Italia sicura” il governo sta facendo questo. Superare la logica dell’emergenza per indicare alle amministrazioni la priorità preventiva del progettare. Il fatto drammatico ed impressionante di Casola Valsenio, ma con esso anche i tanti altri disastri naturali avvenuti in questo ultimo periodo, è un esempio lampante».

L’imperativo è «guardare avanti».

L’apporto solidale di tutta la comunità istituzionale faentina lascia ben sperare per una ripresa e una ricostruzione che, seppur lenta, arriverà. «Casola Valsenio dice grazie a tutte le istituzioni, forze dell’ordine e di primo intervento come i volontari dei vigili del fuoco di Casola e i tanti volontari che in questi giorni si sono mossi per far fronte a questo disastro. Adesso - ha sottolineato il primo cittadino di Casola Valsenio, Nicola Iseppi - la nostra priorità è quella di mettere in sicurezza l’area. Ci sarà da lavorare molto. Di seguito diventerà fondamentale riuscire a dotare il paese di una nuova struttura sportiva dove poter far giocare i tanti bambini e ragazzi che vedono nel calcio un momento di aggregazione, socialità e crescita».

Una ricostruzione in 3D del disastro. Durante la visita al presidente Bonaccini è stato fatto vedere anche il grafico in 3D che l’Università di Bologna ha realizzato a tempo di record a seguito del sorvolo con il drone effettuato venerdì. Si tratta di una riproduzione grafica che riproduce fedelmente cosa è accaduto quel “maledetto mercoledì mattina” di fine febbraio.

«Un esempio concreto - ha voluto sottolineare Bonaccini - di come la sinergia tra università e regione sia presente ed efficace. Grazie a questa tecnologia saremo aiutati nella comprensione dei fatti avvenuti al campo sportivo di Casola Valsenio».

 

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