Terreni sommersi, case allagate

Rimini

FAENZA. Due giorni di pioggia ininterrotta, a tratti copiosa, e vento di bora stanno mettendo a dura prova il territorio. Prima di tramutarsi in neve, come annunciato dalle previsioni, le abbondanti precipitazioni di ieri hanno reso critica la situazione in diverse zone della campagna intorno a Faenza. Sono tracimati fossi e canali andati a inondare strade e in alcuni casi anche fabbricati e abitazioni. Nei fiumi l’acqua continua a salire. Preoccupa più il Senio (nella zona di Tebano) del Lamone che ha le sue criticità alla confluenza con il torrente Marzeno e al ponte della Castellina.

Molti scoli e rii sono al limite e risulta difficile il deflusso un po’ perché i fiumi fanno fatica a scaricare in mare per via del vento da est, un po’ perché ci sono blocchi causati da sporcizia soprattutto nei punti in cui i canali diventano sotterranei e incontrano tubi troppo stretti, non sempre in grado di smaltire adeguatamente la grossa quantità di acqua accumulata.

In tanti casi è complice la manutenzione dei terreni agricoli, dove difettano le opere di deflusso secondarie (piccoli fossi, pendenze, sbocchi). Così l’acqua invade carreggiate, cortili, cantine creando problemi e danni.

Nel pomeriggio di ieri le situazioni più critiche si sono registrate in via Carbonara (tra Faenza e Forlì) completamente allagata; in via Gradasso tra Faenza e Castel Bolognese, invasa dall’acqua proveniente dai campi e dai fossi laterali. In via Sant’Orsola (zona Graziola) il canale è al limite della portata e la laterale via Monte di Pietà e totalmente sommersa.

Molti i terreni agricoli sommersi lungo via San Silvestro e Pieve Corleto. A Santa Lucia è il torrente Tramoggia a lambire le case nello stesso punto in cui la piena d’autunno ha causato notevoli danni. A Granarolo il canale Cantrigo segna livelli eccezionali come tutti i corsi d’acqua nei dintorni della frazione. Non è molto diversa la situazione a Reda e Pieve Cesato: via Cupa, fosso di via Camilli, via Fabbrerie.

In stato di massima allerta, con personale dislocato in modo permanente sul territorio, è l’ufficio tecnico del Comune sotto la guida di Luigi Cipriani. Ieri pomeriggio è stato diramato un bollettino: «Chiusi al traffico tratti di via Carbonara, via Banaffa, via S. Giovanni a Formellino. Installata segnaletica di attenzione per allagamenti nelle vie Battana, Della battaglia, Bianzarda di S. Bagio, Santa Lucia nella curva del cimitero degli inglesi, Tabacca, Milzetta, Prati, S.Barnaba, Cantrigo, Castel Raniero».

Al ponte di via Cà Farneto (Celle) sta funzionando l’intervento eseguito dopo l’ultima alluvione. Risulta però preoccupante l’innalzamento del rio a monte di via Pergola (sempre Celle). Regge la situazione a Errano grazie ai recenti lavori. Secondo Cipriani «ci troviamo in una zona di confine tra il vento di bora e lo scirocco: se le temperature si abbasseranno durante la notte, avremo abbondanti nevicate, se invece prevarrà il vento più caldo, saranno solo le piogge a doverci preoccupare».

Il passaggio delle auto e la pioggia hanno sollevato interi blocchi di asfalto sulla via Emilia direzione Forlì e sulla circonvallazione. Possono costituire un serio pericolo perché nascoste dalle pozzanghere. E si sono aperte anche grosse buche».

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