Il sindaco vieta i carri allegorici

Rimini

SOLAROLO. «I carri mascherati non sono omologati a circolare»: questo secondo il sindaco Fabio Anconelli che ne vieta la sfilata nel territorio del Comune, dove ogni anno, da decenni, come avviene in tanti altri paesi d’Italia, si svolge un Carnevale con tanto di carri allegorici.

Si tratta di una problematica che finora nessuno aveva mai sollevato e che potrebbe avere ripercussioni anche altrove. A Solarolo quest’anno la festa si farà ugualmente, il 1 marzo, ma solo con gruppi di maschere a piedi e personaggi in costume.

«I carri per strada, con persone sopra, sono in contraddizione con tutta una serie di normative – afferma il primo cittadino – quindi per motivi di sicurezza abbiamo pensato di cambiare tipologia di Carnevale: si eviteranno rischi inutili e sarà rispettato il codice della strada».

Il provvedimento ha colto di sorpresa gli organizzatori che già da qualche settimana stavano dando sfogo alla loro creatività. «Costruire un carro è un’espressione artistica, un motivo di aggregazione, ci sono tecniche tramandate di generazione in generazione: così si fa morire una tradizione e si elimina un aspetto importante della vita sociale. Per almeno due mesi una quindicina di famiglie, oltre cento persone si ritrovavano in modo sano, creativo e costruttivo», afferma Mauro Benini, presidente dell’Avis solarolese che insieme alla Pro loco curava la sfilata.

Le due associazioni, a cui fanno capo numerosi volontari impegnati in diverse iniziative sempre a titolo gratuito, non l’hanno presa bene. «Senza carri - dice Benini - noi non parteciperemo all’organizzazione».

Il sindaco replica che «se non ci saranno alcune associazioni storiche, ce ne saranno altre che hanno già manifestato la loro intenzione ad organizzare la festa».

La polemica si è innescata nei giorni scorsi durante una riunione in cui l’amministrazione ha comunicato la decisione. «Una decisione – aggiunge Benini - che va contro il paese, perché tanti sono favorevoli ai carri, oltretutto si mette in discussione quanto avviene altrove. Se è vietato a Solarolo, dovrebbe esserlo dappertutto. Non è questione di omologazione e nemmeno di sicurezza: i trattori come i rimorchi sono assicurati a circolare, non vi è alcuna differenza tra caricare sopra della merce e allestirli per il Carnevale. Il Comune non ha responsabilità perché chi sale sopra firma delle liberatorie».

A Solarolo ci si stava preparando a costruire quattro carri: «A questo punto non sappiamo se realizzarli ugualmente per partecipare ad altre sfilate o lasciare perdere tutto - conclude Benini -. Stando alla logica del sindaco, anche i trenini per i bambini delle scuole materne, i vari trabiccoli a tre o quattro ruote, le auto modificate non sono omologati, quindi non in regola. Credo che molti Comuni non rinuncino al tradizionale Carnevale con i carri. Se vi sono contraddizioni con le normative di sicurezza, come le superano da tutte altre parti?».

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