La Lega soffia sul vento catalano: «Voto per la Romagna autonoma»
Ma i rimandi con quanto sta avvenendo a Barcellona sono costanti anche nelle parole del capogruppo della Lega in Regione, Alan Fabbri che ieri ha punto il presidente della Regione sugli scontri in terra catalana: «A proposito di questi fatti va evidenziato l’assordante silenzio di Bonaccini e della sua Giunta, dopo la violenta repressione da parte del governo spagnolo. Una dichiarazione di solidarietà, se non di vicinanza, era doverosa».
Il capogruppo Fabbri, inoltre, critica il documento del presidente Stefano Bonaccini, «in cui viene richiesta una forma totalmente annacquata di autonomia». Secondo Fabbri, nella trattativa con il Governo che Bonaccini si appresta ad affrontare, occorre «portare a casa come minimo le ventun competenze previste dagli articoli 116 e 117 della Costituzione, così come chiediamo noi nella nostra risoluzione. Altrimenti non stiamo parlando di autonomia, ma di una cosa diversa».
Il prossimo 22 ottobre Lombardia e Veneto andranno a votare per una consultazione che garantisca maggiori autonomie alle due regioni: «Dopo il voto ci saranno due campionati – dice Morrone –. Le Regioni che hanno votato giocheranno in serie A nella trattativa con lo Stato centrale, mentre quelle che non ne hanno avuto il coraggio resteranno in coda. Bonaccini, la cui risoluzione sull’autonomia, per la sua vaghezza che ad esempio non tocca nemmeno il tema del residuo fiscale, è carta straccia, cosa vuole fare in Emilia Romagna?».