Contro le lobby non bastano le firme

Rimini

 

A Faenza, come in molte altre città italiane, gli amministratori hanno indetto una raccolta firme per presentare una legge di iniziativa popolare che ponga dei limiti al proliferare di sale slot ed affini che alimentano il rischio della ludopatia, una nuova piaga sociale dilagante. In un contesto socio-economico decadente, come quello odierno, ormai decine di ricerche scientifiche confermano che la disperazione porta l'individuo a “giocarsi” le ultime risorse in sistemi che all’apparenza possano garantire il recupero di denaro con poca fatica e in breve tempo, piuttosto che incrementare l’attenzione alla spesa e a mantenere una pur minima quota di risparmio a riserva. La povertà di valori, poi, acuisce ulteriormente questa sindrome da “cicala” a scapito dell’atteggiamento da “formica”.

Lo Stato, che è l’entità che dovrebbe essere deputata alla redistribuzione delle risorse tra le diverse controparti al fine di limitarne le diseguaglianze, si inserisce in questo contesto cercando di sfruttare la situazione, finendo per speculare sulle disgrazie umane.

Non bastano, poi, spot fasulli che mettono in guardia dai rischi degli eccessi del gioco d’azzardo e le campagne a sostegno dei servizi sanitari di assistenza a coloro che sono affetti da ludopatia.

La politica, nel suo significato letterale, ha il compito di amministrare la res publica nell’interesse del cittadino che l’ha legittimata a operare.

Per questo pare stridente il contrasto tra queste iniziative di richiamo all’attenzione da parte della gente, chiamata a dare il suo contributo, quando è poi la politica medesima a tutelare chi si arricchisce con il gioco d’azzardo, a scapito della cittadinanza tutta.

Appena a fine settembre lo Stato ha proposto a 10 concessionarie di gioco, condannate a pagare una sanzione complessiva di circa 2,5 miliardi di euro comminata dalla Corte dei Conti, un condono del 70% di quanto dovuto per recuperare almeno 600 milioni necessari a reperire i fondi per abolire l’Imu per l’anno 2013. Il tentativo, che già indigna per il semplice fatto che si abbuona sempre a chi più avendo più dovrebbe contribuire, a maggior ragione se il guadagno deriva da speculazioni, è miseramente fallito perché tali signori si sono rifiutati di pagare ed hanno fatto ulteriore appello.

Le risorse sono state allora recuperate diminuendo il limite di detraibilità delle polizze assicurative finanziarie, stipulate prima dell’anno 2000, che dalla sera alla mattina è stato abbassato da 1.291 euro a 630 euro per l’anno in corso ed a 530 euro per gli anni successivi.

Passano un paio di mesi e seconda puntata della tragicomica situazione italiana: non ci sono abbastanza fondi, per 2.400 comuni italiani, tra cui Faenza, scatta la mini Imu. Gli amministratori locali, tirati in ballo perché hanno stabilito una aliquota di imposta superiore alla minima prevista, per fare cassa, dopo una levata di scudi, chiedono al governo di colpire con una tantum il gioco d’azzardo. Questa volta una mozione in tal senso, avanzata dal M5S, viene affossata dai parlamentari dello stesso colore dei nostri amministratori locali, quindi scatta la nuova gabella per noi cittadini.

A questo punto, delle due l’una: pensate davvero che siamo esseri non ragionanti ed alienati dalla realtà al punto da credere a tutto quello che ci dite o confidate invece che ci siamo assuefatti alla situazione al punto da digerire ogni cosa e subire passivamente ogni decisione che cala dall’alto?

Questa è solo una delle ulteriori conferme che occorre sempre più partecipare attivamente alla vita della propria comunità per portare contributi costruttivi che cerchino il reale abbattimento di privilegi e tutele che sanno più da feudo medioevale che da società degli anni 2000... occorre trasformare i sentimenti di indignazione in azione!!

La politica ha il potere di intervenire, anche senza bisogno di firme, è già legittimata dal voto, noi una firma per una buona causa la mettiamo sempre, ma questo non basterà mai se non sarà accompagnata dalla reale volontà di fare senza soggiacere ai diktat delle diverse lobby di potere!!

 

Gloriano Peroni

Faenza

 

 

 

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