Sul sentiero di cristalli

Rimini

Salendo dalla pianura verso la collina, nei pressi di Riolo Terme, si intravede un baluardo roccioso a difesa dell’alta Valle del Senio, è la Vena del Gesso romagnola. Una piccola catena montuosa unica al mondo per le sue caratteristiche, ben 25 km da Brisighella a Borgo Tossignano con una continuità che è interrotta solamente dai corsi dei fiumi che nelle migliaia di anni si sono scavati la loro via.

“Vena” è un termine minerario che racconta una storia vecchia di migliaia di anni.

Già dall’epoca romana infatti il luogo era disseminato di cave di gesso, usato come materiale da costruzione ma non solo. Le ultime scoperte, confermate da scritti di Plinio il Vecchio, certificano l’origine di un’antica cava di Lapis Specularis (il vetro di pietra), un materiale pregiatissimo che grazie alla purezza e alla trasparenza consentiva la produzione di “vetri” per i palazzi imperiali o della nobiltà e usati anche per le serre.

La grotta della Lucerna – da una lanterna romana ritrovata nei primi scavi – sarà una delle mete dell’escursione sul Sentiero dei Cristalli, 6.5 km con 400 metri di dislivello positivo, disegnati intorno al sentiero Cai 515 che sale sul Monte Mauro.

Dopo le Terme di Riolo si gira a sinistra in via Rio Ferrato fino al parcheggio di Cà Castellina. Superata una cancellata, si segue la strada che sale a sinistra costeggiando una casa, e già si notano resti di alcune cave. Si continua sul sentiero 513 che ci porta alla sella di Cà Faggia, da qui, attraversato il bosco, si prosegue a sinistra verso la parte gessosa, poi giunti sulla vecchia strada che dai Crivellari portava a Zattaglia ci si inoltra in un ambiente selvaggio e incontaminato fino alla cava di Cà Toresina. Si prosegue sotto il costone salendo fin sotto l’eremo di Monte Mauro, si attraversa la strada comunale e si comincia a ridiscendere attraversando il bosco, qui rado e luminoso, fino a raggiungere la grotta della Lucerna dove tutta questa storia ha avuto inizio.

Tornando al sentiero, si prosegue fino a giungere in prossimità della Cantina Cassano, da qui comincia una lunga salita, faticosa ma in ambiente rigoglioso e piacevole, che ci porterà su una selletta. Seguiamo il sentiero che sale ancora un po’ fino a giungere in un’altra cava, l’unica scavata in trincea. Dopo una breve visita torniamo sul sentiero che incrocia la strada principale; prendiamo a destra e in meno di un chilometro saremo al parcheggio passando da alcuni punti panoramici che ci regaleranno una vista eccezionale sulla Romagna.

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