Nel selvaggio appennino

Rimini

Uno degli itinerari più frequentati da Trail Romagna è quello che segue le tracce di San Romualdo, un cammino realizzato insieme al Cai di Ravenna nel millenario della fondazione del Sacro Eremo di Camaldoli.

La penultima tappa, da Fiumicello a Campigna – 13 km con dislivello positivo di 900 metri – tocca la vetta di Monte Falco che con i suoi 1658 metri è la cima più alta dell’Appennino Tosco-Romagnolo.

Il percorso attraversa i luoghi più selvaggi del nostro Appennino: dorsali ripide e profondamente incise da ruscelli, boschi rigogliosi e un paesaggio ancora intatto con casolari abbandonati e sentieri a tratti selciati che ricordano la presenza dell’uomo a queste quote elevate.

Si lascia il piccolo nucleo di case di Fiumicello prendendo il sentiero Cai 307 che affianca il Rio Fiumicello e guadagna progressivamente quota in una bella faggeta fino a raggiungere dopo circa un’ora e trenta Pian di Mezzana (m. 950), un ampio pianoro erboso punteggiato di arbusti di biancospino e alberi di ciliegio.

Si prosegue per un’ampia mulattiera fino a raggiungere in 30 minuti la Colla di Mezzana (m. 1070). Poco oltre, a un quadrivio, si prosegue in direzione sud-ovest seguendo il segnavia 301. Dopo 15 minuti il sentiero si stacca sulla destra della carreggiata in direzione “Pian delle Fontanelle”. Da qui si raggiunge Poggio Bini (m. 1113) da dove la vista spazia ad ovest fino al Monte Cimone, a est sulle vallate dell’Appennino forlivese e cesenate mentre di fronte incombe il Monte Falco.

Si cammina sul crinale fino allo stradello della forestale seguendo sempre il segnavia 301; uno splendido percorso in graduale salita lungo la costa di Poggio Corsoio che ci porta a incrociare il sentiero 00.

A poche decine di metri sulla destra, si trova il Rifugio Fontanelle (m. 1390) che invita a una piacevole sosta nel fitto della faggeta. Da questo luogo incantevole sono possibili due percorsi per raggiungere la meta del punto tappa, il rifugio Città di Forlì.

Noi scegliamo quello che punta in alto, una ripida salita tra i faggetti nota come “Pista del lupo”, un ultimo sforzo di un’ora circa per superare l’ultimo dislivello della giornata, che ci regalerà però la vetta del Monte Falco da cui si gode una vista grandiosa.

Riempiti gli occhi e l’anima dell’energia che solo la natura sa donare, si scende lungo lo 00 in direzione est attraverso Poggio Sodo dei Conti e Poggio Lastraiolo fino a raggiungere in un’ora la vasta prateria della Burraia al cui margine sorge il rifugio (m. 1460).

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