Conventi chiusi: i beni vanno all'asta

Rimini

IMOLA. C’è un’altra crisi, al fianco di quella economica che porta alla chiusura delle aziende. E’ la diminuzione, e in maniera vertiginosa, delle vocazioni: e non solamente di quelle sacerdotali, ma religiose in generale. Una situazione che sta obbligando i diversi ordini ad abbandonare alcuni fra i propri conventi.

A farne le spese sono anche i Frati minori cappuccini della nostra regione, che proprio il 23 settembre dello scorso anno si sono trovati costretti a congedarsi dalla comunità di Ravenna, ma che già nel 2001 avevano deciso di ritirarsi dal convento di Porretta Terme. E che hanno dovuto “ridimensionare” addirittura i monasteri, come il santuario di Puianello, in provincia di Modena, o il convento di Castel San Pietro Terme.

Da questi ed altri luoghi dell’Emilia Romagna provengono gli oggetti che i frati cappuccini di Imola metteranno all’asta nella giornata di domenica 15 febbraio. L’inventario è decisamente ragguardevole, e comprende ceramiche, credenze, dischi, inginocchiatoi, lampadari, librerie, libri, mobili di culto, oggettistica in argento, opere d’arte, orologi, sculture in legno, tavoli, tendaggi e vasellame.

«Il numero complessivo dei lotti che verranno battuti è di 197», spiega padre Giuseppe di Giovanni, che si è occupato in prima persona di recuperare tutti questi oggetti, di raccoglierli nel convento cittadino, e di curare l’organizzazione dell’appuntamento. «Due mesi fa abbiamo cominciato ad immaginare un evento “esclusivo”, diverso dai nostri mercatini tradizionali», racconta. «Abbiamo deciso di affidarci ad un incaricato specializzato, e dunque esperto in questo ambito, come l’Istituto vendite giudiziarie di Ravenna, in maniera da evitare qualsiasi genere di contrasto con e fra altri soggetti che lavorano nello stesso settore sul nostro territorio».

Il programma dell’asta, così come è stato definito dall’Ivg, prevede l’esposizione degli oggetti al pubblico dalle 8 alle 10, e due turni di vendita, il primo dalle 10 alle 13 e il secondo fino alle 18, dopo una breve sospensione all’ora del pranzo. Le basi d’asta, consultabili su internet all’indirizzo www.astegiudiziarieravenna.it, assieme ad una galleria fotografica di tutti gli oggetti, spaziano dai 15 euro del lotto n° 24 (un poggia piedi in legno) ai 900 euro di quello n° 195 (una credenza in legno con cassetti e sportelli, scolpita in rilievo), per una valutazione finale pari a 20.145 euro.

Per tutti i partecipanti Saverio Orselli, redattore della rivista Messaggero cappuccino, prevede «una domenica diversa dal solito», non escludendo «la possibilità di fare qualche buon affare, senza dover combattere con la calca dei grandi outlet».

La finalità dell’iniziativa, seppure così particolare, rimane la beneficenza: «Tutti i proventi della vendita andranno a sostenere le nostre missioni in Etiopia», sottolinea padre di Giovanni. I frati cappuccini di Imola sono impegnati nella regione del Dawro Konta.

 

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