Arriva Forza Nuova e i centri sociali si schierano

Rimini

IMOLA. Un’ora e mezza faccia a faccia, sotto alla Casa del fascio. Una ventina i rappresentanti dei gruppi anarchici e del centro sociale Brigata 36, una quindicina quelli di Forza nuova, imolesi, castellani, qualcuno arrivato da Faenza e dalla Romagna. Quasi di più gli uomini delle forze dell’ordine. Sono rimasti così, gli uni di fronte agli altri in pieno centro stretti ciascuno da un cordone di polizia e carabinieri che per tutto il tempo non hanno fatto altro che provare a convincerli d ritornare ciascuno a casa propria. Il Brigata 36 aveva fino alle 12.30 il suo regolare banchetto sotto al centro, a Forza nuova invece è stato negato, ma loro si sono presentati lo stesso in città. «Il Comune ci aveva autorizzato, poi hanno ritirato l’autorizzazione» dicono gli esponenti della formazione di estrema destra. Dal Comune spiegano che ricevuta la richiesta per il banchetto, istruita la pratica, è stata la questura a suggerire di non dare l’ok per questioni di ordine pubblico e così l’autorizzazione vera e propria a Forza nuova non sarebbe proprio arrivata.

Loro ieri si sono comunque presentati e si sono fermati sotto il voltone della Casa del fascio per distribuire, a mano, i loro volantini. Di lì a breve, finito il tempo del banchetto sono arrivati quelli del centro sociale con le bandiere anarchiche «Imola i fascisti non li vuole» e hanno intonato Bella ciao. La provocazione cade quasi nel vuoto, la scintilla comunque non scoppia. All’una e mezza, scortati, tutti e due i gruppi riprendono la loro strada, sotto gli occhi incuriositi e anche un po’ increduli dei passanti.

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