I ricordi di chi incontrò Giovanni Paolo II

Rimini

IMOLA. Dopo l’inaugurazione del 16 ottobre, nell’anniversario dell’elezione di Karol Wojtyla a Papa nel 1978, e più di trecento di visitatori nel primo fine settimana lungo di apertura, la mostra dedicata a Giovanni Paolo II al Museo “Checco Costa” dell’Autodromo di Imola ha vissuto ieri un’altra giornata particolare.

Per la prima volta dopo la sua canonizzazione del 27 aprile scorso, infatti, la Chiesa cattolica ha festeggiato San Giovanni Paolo II. Qualche appassionato di presepi ha approfittato di questa giornata per visitare la mostra, come il signor Giancarlo, per cui «Giovanni Paolo II è stato un grandissimo innovatore per l’immagine della Chiesa». C’è anche, però, chi aveva espressamente pensato proprio a questa occasione per un momento di preghiera nella cappella con le reliquie del Santo ospitate in città. Molti sono gli imolesi che, in questa giornata, non hanno potuto fare a meno di ricordare la visita pastorale di Giovanni Paolo II in città, nel pomeriggio del 9 maggio del 1986. L’elicottero dell’Aeronautica militare atterrò nel piazzale davanti alla Rocca sforzesca, e lì il Papa venne accolto dal vescovo Luigi Dardani, dal Primo cittadino Bruno Solaroli, dalle autorità e da tanti fedeli. Letizia Fabbri aveva 5 anni, si ritrovò «non so bene come» sul palco assieme ai suoi genitori, e «mentre (il Papa) continuava a salutare e a parlare con gli adulti che mi circondavano, mi “tirò a sè”, mi mise entrambe le mani sulle spalle, mi fece una carezza sulla guancia, sorridendomi, per poi rivolgersi al suo segretario facendogli segno di regalarmi un rosario».

Seguì l’incontro con i religiosi e con 1.200 ammalati nella Cattedrale di San Cassiano, organizzato, fra gli altri, da Ottavio Bottau. «Ricevemmo molti complimenti per l’organizzazione da parte della Gendarmeria vaticana», ricorda. Poi, «due giorni prima della visita, dissero che bisognava trovare il modo per trasportare il Santissimo alla Curva Rivazza per la Messa, e un luogo in cui il Papa potesse prepararsi. Mia moglie Guerrina mise a disposizione il nostro camper… senza chiedermi niente prima!». Per la Messa, Claudia Valli fu «invitata dal mio parroco don Rodolfo Buscaroli a leggere la preghiera dei fedeli. Prima di accettare, però, ci ho dovuto pensare un po’». E Carolina Brini fu cresimata: «Mi sento fortunata, o forse privilegiata, per avere ricevuto questo sacramento da un uomo di grande carisma, e per di più Santo».

Da domani prenderanno il via più di 10.000 visite già prenotate, e quelle delle scuole, per cui è stata preparata una speciale convenzione. E per il 1° novembre sono attesi i primi quattro pullman di visitatori dalla Polonia: anche per loro, celebrerà messa Pawel Ptasznik della Segreteria di Stato vaticana.

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