Vola nel dirupo mentre taglia l'erba

Rimini

CASTEL DEL RIO. Una morte terribile quella di Eugenio Monti, 70enne imolese, eppure stava facendo una delle cose che più amava, in uno dei luoghi che più gli erano congegnali, con intorno parte della sua famiglia. Curava la chiesetta di Montefune, da una quindicina di anni data in gestione alla parrocchia di Zolino per la quale era attivissimo, una vera e proprio “colonna” di quella comunità come tutti lo definiscono. Monti ieri era salito a Montefune, frazioncina montana di Castel del Rio, con la moglie e le due nipotine. In quella chiesetta con annessa canonica tutto doveva essere pronto per l’estate, per le soste estive dei gruppi scout, per i momenti di preghiera di altri gruppi delle parrocchie imolesi. Eugenio Monti era salito, con parte della sua famiglia e altri volontari, proprio per sistemare tutto. Era circa mezzogiorno quando si è compiuta la tragedia. Monti stava guidando un trattorino tosaerba e stava finendo di tagliare l’erba in un punto del prato dietro alla chiesetta che sporge su un piccolo dirupo. Ecco, è stato proprio un passo falso, questione di pochi centimetri: il trattorino è finito con le ruote nel vuoto, Eugenio Monti è caduto di sotto con il mezzo volando per circa nove metri. Nemmeno fino in fondo, ma è bastato per interrompere di colpo la sua esistenza. Non è stata tanto la caduta a provocarne la morte ma il fatto che, volando e roteando insieme al tosaerba le lame di quest’ultimo lo hanno tagliato in più parti del corpo provocandone la morte. Subito chi era con lui ha chiamato il 118 che sul posto ha mandato l’elicottero del soccorso alpino della stazione di Marzabotto. «Purtroppo quando lo abbiamo potuto raggiungere era ormai privo di vita, le ferite provocate dalle lame erano devastanti» raccontava ieri il capo squadra del soccorso alpino Christian Labanti che ha coordinato i soccorsi sia dal cielo che da terra. Per Eugenio Monti non c’era più nulla da fare, la morte lo ha raggiunto pressoché sul colpo. Dopo aver lavorato per molti anni all’ufficio tecnico della Cogne di Imola, Monti era andato in pensione e si era dedicato anima e corpo oltre che alla sua famiglia alle attività della parrocchia di Zolino di cui faceva parte. Era un grande appassionato della montagna. Le Dolomiti le conosceva molto bene e organizzava le vacanze per gli anziani della parrocchia. Anche quest’anno era alle prese con la vacanza in programma tra un mese in Val Pusteria. Lascia la moglie, 2 figli e i nipoti. (l.g.)

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