La pioggia non ferma la passione

Rimini

IMOLA. Estoril 1985 pioggia torrenziale, prima vittoria. La leggenda si nutre di particolari, suggestioni, rimandi. Così ieri in in tarda mattinata e a metà pomeriggio, sotto alla pioggia battente di questo week end, anche chi non era in autodromo ha teso l’orecchio. Una Formula uno in pista, se l’hai sentita per anni anche solo perché vivi in riva a un fiume con un autodromo intorno, la riconosci. Chi era all’Enzo e Dino Ferrari l’ha anche vista: nera, dietro la coltre di pioggia vaporizzata dalle gomme. Livrea inconfondibile, Lotus 97T. Proprio quella con cui Ayrton Senna vinse il suo primo Gran premio in F1: Estoril, 1985. Acquistata 28 anni fa da un privato, Fredy Kumschick che ieri l’ha guidata, dicono non fosse più stata utilizzata in un circuito. Ieri è uscita sulle sue gomme dal museo, e poi da un box.

Per cose come queste già in circa 28 mila sono passati da Imola in questi giorni. Accaldati il giorno del ricordo più commovente, frenati sì dalla pioggia ma non battuti venerdì e ieri. Oggi in pista scendono le due ruote, si attendono altri assi, Adorni e Moser, perché anche ad Ayrton Senna le biciclette piacevano molto.

«Lo ha ben spiegato il giornalista Leo Turrini nell’incontro in sala stampa oggi (ieri, ndr): qui a Imola per questa manifestazione è arrivata più gente che al Gran premio del Bahrein» sintetizza così il senso di questi quattro giorni di tributo Antonio Azzano, del consiglio di amministrazione de Formula passion che edita il webmagazine omonimo che ha ideato e organizzato la manifestazione per i vent’anni dalla morte di Senna. «Avevamo avuto segnali di attenzione da parte di molte testate straniere, meno da quelle italiane - spiega Azzano -, poi via via abbiamo visto crescere l’interesse mediatico: 244 sono stati i giornalisti accreditati da tutto il mondo. E poi la risposta del pubblico, che, ammettiamo, ci ha anche sorpreso. Diciamo che speravamo in 15mila presenze, ma siamo andati già molto oltre. Senza contare i contatti alla diretta streaming della commemorazione del primo maggio: 134mila contatti, 25.000 solo dal Brasile».Riavvicinare, è la parola d’ordine. Riavvicinare il pubblico che non ha smarrito la propria passione a un mondo che lo ha sempre più allontanato, quello dell’intoccabile Formula uno. «Come web magazine che raccoglie le firme più prestigiose del motorsport, italiane e internazionali, abbiamo sempre pensato che fosse il momento di uscire dal ghetto - spiega ancora Antonio Azzano -, non parlare sempre alle stesse persone ma allargare il tiro e affrontare questo sport e il suo mondo da più punti di vista. Sembra incredibile eppure tutti i nostri incontri di questi giorni al centro media dell’autodromo di Imola sono stati partecipatissimi, anche quando si parlava di argomenti tecnici come ad esempio la sicurezza in Formula uno dopo gli incidenti di Senna e Ratzenberger, prologo di un convegno che intendiamo organizzare a settembre prossimo. Domani (oggi, ndr) porteremo in pista le biciclette, altra grande passione di Senna, insomma abbiamo scelto di essere trasversali».

Anche se «un autodromo è pur sempre un autodromo e il rombo dei motori, che oggi sono termici e domani saranno elettrici, è pur sempre la cosa più naturale che ci sia. E la pista di Imola è un tempio, con un appeal tutto suo, non può essere un monumento da contemplare, deve vivere come un autodromo» dice sempre il consigliere d’amministrazione di Formula passion che si conferma «stupito», evidentemente da non imolese, delle difficoltà rappresentate da molti cittadini rispetto alla convivenza con il rumore prodotto dalla pista ormai per molti giorni all’anno. «Ho visto che ci sono molti comitati, poi nell’anno di preparazione dell’evento ho letto anche molte critiche a questo evento che qualcuno aveva definito con una certa prevenzione una “sagra di paese” - dice Azzano -. Dalle istituzioni imolesi e dal Con.Ami, abbiamo avuto invece una buona accoglienza e conclusi quattro giorni valuteremo il programma delle nostre iniziative per il 2015. Spero che l’autodromo di Imola ci sia in questo programma».

 

 

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