Museo e Pinacoteca diocesani portano a Imola oltre 10mila visitatori

Imola

IMOLA. Se i Musei civici esprimono soddisfazione per l’ottimo riscontro di pubblico ottenuto nel corso dello scorso anno, il Museo e la Pinacoteca diocesani non possono che essere altrettanto contenti. E lo sono ancora di più per aver ricevuto il “bollino di qualità” da parte dell’Istituto per i beni culturali dell’Emilia-Romagna, che «ha concesso il proprio patrocinio a tutti gli appuntamenti organizzati durante il 2018», ricorda, non senza orgoglio, Marco Violi, vicedirettore del Museo e della Pinacoteca diocesani, «avendo ritenuto l’intera stagione, nel suo insieme, di alto valore culturale».

Oltre diecimila presenze

L’anno si è concluso con «più di diecimila presenze», stima Violi, «divise fra i visitatori delle collezioni e delle esposizioni, del solo Museo delle carrozze inaugurato recentemente e i partecipanti ai differenti eventi collaterali, come i concerti».

E a chiudere positivamente il 2018 hanno contribuito, ancor più che in passato, tre mostre: Fons salutis-calici liturgici tra Seicento e Novecento organizzata da un’associazione riminese e dalla Diocesi di Imola; Nobili custodie-Scrigni e cofanetti tra sacro e profano, prolungata fino al 3 febbraio, a causa della grande affluenza; “Tesori dell’Annunziata da monastero di clausura alla Fondazione Istituzioni Riunite-Cappuccine, orfane, educande e alunne”, curata a tutti gli effetti dal Museo, con la collaborazione dell’archivio diocesano.

In particolare, Nobili custodie «è stata segnalata a livello nazionale», ricorda il vicedirettore del Museo e della Pinacoteca diocesani, «e ha suscitato l’interesse del Tg regionale dell’Emilia-Romagna, che è venuto per realizzare un servizio il 9 dicembre».

Non meno significativo per la realizzazione di un calendario di iniziative come quello dello scorso anno è stato «il sostegno degli sponsor», sottolinea Violi, «fra cui la Fondazione Cassa di Risparmio di Imola, Clai e Confartigianato Assimprese».

Stagione di concerti

Il 2019 appena cominciato riserverà una novità di non poco conto, nata dalla tradizionale collaborazione con l’Emilia-Romagna Festival: «Quest’anno ospiteremo una vera e propria stagione di concerti», anticipa il vicedirettore. «Non esclusivamente i due appuntamenti con il Concerto di primavera e il Concerto di Natale, ma cinque eventi, divisi fra la sala grande e il chiostro del palazzo vescovile». E si è già al lavoro per il taglio del nastro della prima esposizione, in programma per sabato 9 marzo.

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