Borgonzoni sprona la Lega in vista delle Amministrative a Imola
«La debacle del Pd porta a rendere contendibile qualsiasi comune, dal più piccolo al più grande», le fa eco Jacopo Morrone, sottosegretario alla Giustizia. E «finalmente cambierà anche questa Regione».
Elezioni amministrative
Sul versante delle elezioni amministrative, «la strategia della Lega è cercare di dare più risposte possibili ai cittadini, presentandoci in più comuni possibili con dei candidati di valore, che siano persone che quando vengono elette portano avanti quello che è stato promesso alla gente», spiega la Borgonzoni. «Troppe volte si sono viste persone elette su dei programmi e persone elette che promettevano cose che poi non hanno fatto. L’importante è sì vincere, ma poi governare».
«Ci stiamo preparando a vincere in qualsiasi comune», non ha il minimo dubbio Morrone, «creando coalizioni anche insieme ai movimenti civici sul territorio. La nostra presenza darà un sigillo di garanzia: laddove c’è la Lega, ci sarà particolare attenzione alla sicurezza e al trattamento di una immigrazione fino a oggi incontrollata. Legalità, giustizia e sicurezza saranno le parole d’ordine».
Elezioni regionali
Sul secondo fronte, «sarà una regione completamente diversa da quella che stiamo vivendo ora», guarda avanti la Borgonzoni, che per il momento frena sulle voci che la vorrebbero candidata alla presidenza. «Mi sembra [una regione] molto legata a un passato in cui sicuramente si stava molto bene. Ora, però, ha bisogno di proiettarsi verso un futuro, cosa che il Pd non sta assolutamente facendo». «Noi siamo pronti ad andare a votare anche domani», si mostra sicuro Morrone.
Un pensiero su Imola
Non può mancare un pensiero su Imola e sui primi mesi di amministrazione 5 stelle: «Ci si aspettava sicuramente - o si aspettava chi li aveva votati - un tipo di amministrazione in discontinuità con quella passata, che facesse e prendesse quelle svolte che da tanto Imola aspetta», osserva la Borgonzoni, «ma finora non ci sono state». «Sono passati pochi mesi per poter dare un giudizio», è più “conciliante” Morrone. «Non siamo prevenuti».