Calano i matrimoni e anche le nascite. A Imola un bimbo su tre ha un genitore straniero

Imola

IMOLA. Sempre meno matrimoni, sempre meno nascite e si diventa genitori sempre più tardi, anche tra gli stranieri. È la fotografia scattata dalI’Istituto Nazionale di Statistica, ripreso dell’Atlante statistico metropolitano di Bologna, nel quale anche Imola e circondario non si discostano dal trend.

Quasi 200 nati in meno

Tra le tante pagine dell’Atlante emerge prima di tutto negli ultimi 12 anni nel circondario il saldo della natalità ha il segno meno: si passa dai 1,161 nati nel 2005 ai 967 del 2017, il che significa 194 bimbi in meno.

A calare è anche la popolazione femminile in età feconda: se nel 2005 tra i 15 e 49 anni erano 27.812, di cui 2.172 straniere (il 7,8%), al 31 dicembre dell’anno scorso erano 26.977, di cui 4.135 straniere (pari al 15,4% del totale). Tra i due estremi del periodo rilevato quindi ci sono quasi mille donne in età feconda in meno (il picco era stato toccato nel 2010 con 28.860). E tra i vari dati pubblicati si scopre che il tasso di fecondità generale è sceso dal 41,7 al 35,8, ovvero il numero di nati vivi ogni 1.000 donne in età feconda (15-49 anni). Per quanto riguarda i comuni del territorio metropolitano, nel 2017 Castel Guelfo è il comune con più nati rispetto alla popolazione residente (10,5 nati su mille abitanti) mentre Castel di Casio è quello con meno nati (3,8 su mille abitanti).

Sempre meno matrimoni

Passando ai matrimoni, ormai è consolidata la scelta di chi decide di pronunciare “sì lo voglio” con rito civile rispetto a quello religioso. Il sorpasso risale al 2003 quando a Imola i matrimoni civili erano 67 e i religiosi 68. Confermato anche il trend che vede sempre meno coppie sposarsi, a prescindere dal rito: nel 1995 di matrimoni se ne contavano 263, mentre nel 2017 174 (di cui 114 civili e 60 religiosi). Allargando il discorso al circondario (con Imola inlcusa) nel 1995 ci furono 494 nozze che man mano sono scese fino alle 380 del 2017. Restando nell’anno scorso, si scopre che Castel del Rio è il comune in cui si sono celebrati più matrimoni (8,1 su 1000 abitanti).

Il quadro metropolitano

Nell’area metropolitana nel 2017 sono nati 7.506 bambini, il 4,1% in meno rispetto al 2016 confermando il trend decrescente iniziato nel 2010. Quasi 1 neonato su 4 è straniero: sono infatti 1.790 i nati stranieri ossia il 23,8% sul totale dei nati. Si consolidano le tendenze procreative: si alza l’età media dei genitori alla nascita del figlio con una età media dei padri di 35,8 anni e di 32,2 per le madri. Se si divide la categoria tra italiane e straniere, l’età media per le neomamme italiane è di 33,3 anni, rispetto a quella più bassa delle straniere (29,4). Va detto che la propensione riproduttiva delle donne straniere ha subito un forte calo, tendendo via via a convergere con quelle delle italiane. Quasi 1 neonato su 3 ha almeno un genitore di nazionalità straniera: sono 4.915 i bambini nati da genitori entrambi italiani e 2.591 quelli nati da almeno un genitore straniero. Il numero di matrimoni celebrati nell’ultimo anno è 2.710, diminuiti del 6,7% rispetto al 2016, due su tre sono celebrati con rito civile. Settembre il mese con il maggior numero di celebrazioni, sia per i riti civili sia per quelli religiosi.

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