Pd Imola, sfida solo a due: Colucci resta fuori. E Tarozzi fa un appello ai suoi elettori

Imola

IMOLA. Per la segreteria territoriale del Pd non sarà più una sfida a tre. Della partita non farà più parte Antonio Colucci che con 47 firme raccolte non raggiunge il quorum delle 65 richieste dal regolamento. Nessun problema invece per gli altri due contendenti, il capogruppo Pd in consiglio comunale Marco Panieri (155 firme) e il suo predecessore Marcello Tarozzi (106 firme). E proprio da quest’ultimo arriva un appello pubblico rivolto a chi aveva sottoscritto la candidatura di Colucci – che ringrazia per impegno e passione – ai suoi potenziali elettori.

Critico con la continuità del passato

«Non intendo in alcun modo sindacare sulle decisioni della commissione per il congresso che in questo caso ha applicato il regolamento alla lettera, ma sarebbe stato politicamente bello avere un congresso con tre diverse proposte – è il pensiero di Tarozzi –. Per quanto mi riguarda cercherò di dare rappresentanza alle idee di Antonio. Con lui condividevo certamente la critica alla linea di continuità politica con il passato che la candidatura di Panieri incarna. Faccio appello a chi ha firmato per Colucci e a chi intendeva votarlo di scegliere la mia proposta politica». Panieri e Tarozzi venerdì sera sono stati protagonisti di un confronto nella sede del Pd. Da parte di Tarozzi, come ha già assicurato più volte, la sfida per il congresso sarà da lui portata avanti senza alcun tipo di rivalità. «Dal giorno dopo occorre dare tutti una mano al Pd, ciascuno nel suo ruolo. Io lo farò».

Partecipate viste come poltronificio

Venendo al ruolo del Pd che l’ex capogruppo dem ha in mente due sono i punti chiave da non sottovalutare: le società partecipate e le amministrative del 2019. «Il Pd deve difendere la qualità dei servizi, non i cda – rimarca –. A Imola abbiamo perso anche perché il sistema delle società partecipate è stato visto falsamente come poco democratico e un poltronificio. Non è così, ma la percezione è stata questa. Non abbiamo fatto abbastanza per fare emergere i grandi meriti del nostro sistema delle partecipate. Il Pd ora si intesti questa battaglia. Lo dobbiamo fare per i cittadini e per la campagna elettorale nei Comuni nel 2019 che si vincono se si dà un orizzonte politico chiaro». Da qui un no ad accordi tra ceti politici privi di reale radicamento «come è stato a Imola» e un sì alle primarie per la scelta dei candidati sindaci «e progetti politici volti a recuperare i delusi del centrosinistra, non chi non chi non ci voterà mai».

Altri punti per il rilancio

Tra i principali punti su cui si muoverà la segreteria di viale Zappi, nel caso fosse lui a guidarla, Tarozzi delinea in primis il ruolo dei circoli. «Propongo che si facciano carico di ospitare e promuovere iniziative prettamente sociali. Occupiamoci di chi non arriva a fine mese e del ceto medio impoverito con campagne mirate. Torniamo a pensare ai temi concreti. I circoli e le strutture del Pd si facciano carico della vita reale delle persone». Poi, allargando lo sguardo a un tema caldo come la sanità «propongo che il Pd si faccia promotore di una conferenza sulla sanità, alla quale invitare gli operatori del settore». «In questi anni non abbiamo dato eguale spazio al tema della qualità del lavoro di chi opera nel settore della sanità. Se sarò eletto – anticipa – andrò ad incontrare i lavoratori di Montecatone che lamentano carenze nel servizio».

E Panieri punta sulle donne

Parte con le idee chiare e puntando su due donne la sfida di Marco Panieri per la segreteria territoriale del Pd. «Se sarò eletto segretario la squadra partirà rivolgendo lo sguardo a Selena Mascia e Valentina Baricordi». 

La prima, ingegnere ambientale, ex consigliera comunale a Imola e coordinatrice del circolo Pedagna del Pd. La seconda, avvocato, assessore a Medicina e coordinatrice, proprio con con Selena Mascia, della conferenza territoriale delle donne del Pd. L’annuncio è di ieri, in concomitanza con la Giornata contro la violenza di genere. «Credo che questo congresso territoriale debba rappresentare un nuovo punto di partenza e anche un’opportunità di riflessione e confronto sulle tematiche legate alla differenza di genere e un nuovo punto di partenza - dice Panieri -. Oggi più che mai la questione femminile, di cui la lotta alla violenza e al femminicidio è uno dei punti fondanti, deve essere affrontata ogni giorno. Ma non solo. La questione femminile è anche e soprattutto questione di rappresentanza, nonostante il nostro partito possa contare su persone competenti, con forte personalità e radicate sul territorio, queste persone si trovano oggi ad affrontare pregiudizi ed ostacoli maggiori. Valentina e Selena sono personalità forti che hanno fatto del merito, dell’impegno nel volontariato e nel sociale, dell’essere donne meritevoli al di sopra di ogni pregiudizio, le loro direttrici».

Panieri continua: «Siamo davanti ad un governo oscurantista che mette in discussione diritti acquisiti in anni di battaglie democratiche. Per questo noi, donne e uomini del Pd vogliamo lavorare assieme per fare di più, rafforzando il nostro impegno a favore delle associazioni e dei loro straordinari centri antiviolenza, delle politiche di genere, rimettendo al centro delle scelte per la nostra comunità il ruolo della donna».

 

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