Sanità, l’assessore: "Imola deve contare. Organo di governo metropolitano da rivedere"

Imola

IMOLA. «Sarebbe auspicabile un passo indietro sulla definizione del ruolo e delle responsabilità dell’Organo di governo metropolitano delle aziende sanitarie». Ina Dhimgjini, assessore al Welfare, fissa un paletto importante nell’ambito del processo partecipativo sul documento della Conferenza territoriale sociale e sanitaria che riguarda le proposte di assetto istituzionale futuro per le aziende sanitarie di Imola e del capoluogo. «Allontana le politiche decisionali», aggiunge la Dhimgjini, alla vigilia dell’incontro pubblico in programma al teatro “Lolli” domani sera. «Dovrebbe essere rivisto». Una posizione che sicuramente incasserà l’appoggio della Lega, che aveva sollevato le proprie perplessità e critiche in Consiglio comunale, e della Uil, intervenuta a margine di una delle due commissioni consiliari che hanno dato il via al confronto allargato con le associazioni, i comitati e le organizzazioni sindacali cittadini.

Autonomia e Accordo di programma

Per quello che riguarda l’ipotesi di assetto istituzionale più efficace per Imola, inoltre, «credo si possa basare su un binomio fra l’autonomia delle Aziende usl e la definizione di un Accordo di programma», continua l’assessore. L’Amministrazione Sangiorgi, dunque, sembra orientata verso il primo scenario fra quelli proposti dal documento della Conferenza territoriale sociale e sanitaria, che «prevede la possibilità di delegare le funzioni di programmazione e alta gestione a un organo di governo comune tra le Aziende metropolitane, previa modifica degli atti aziendali», si legge. E «a seguito di questa modifica, che richiede un atto normativo di indirizzo regionale, si propone la definizione di un Accordo di programma per disciplinare gli ambiti di attività in comune (a partire dai Dipartimenti interaziendali) e le principali regole organizzative e finanziarie per la gestione in comune di quelle stesse attività». In questo quadro, «l’individuazione dei contenuti dell’Accordo dovrà essere altrettanto partecipata», sottolinea l’assessora Dhimgjini. «Il processo partecipativo in corso è semplicemente il primo passaggio di un lavoro che non si conclude».

Contributo del Ccm

Nel frattempo, anche il Comitato consultivo misto degli utenti dell’Ausl di Imola ha redatto il proprio contributo da inviare alla Ctss. «Anche in questo caso si interviene sull’Organo di governo metropolitano», spiega l’assessore, nella veste di rappresentante della Giunta del Circondario, «nonché sul rinnovo dei primariati».

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