L'opposizione a Imola chiede al M5s di "ridurre i costi della politica promessi prima del voto"

Rimini

IMOLA. “Lega Imola” e “Patto per Imola” richiamano all’ordine il Movimento 5 stelle sui costi della politica. E attraverso una mozione rilanciano la riduzione del 10% delle indennità della prima cittadina, dei sette assessori e della presidente del Consiglio comunale, e dei gettoni di presenza di tutti i consiglieri di cui i grillini si erano fatti promotori quando sedevano fra i banchi dell’opposizione. «L’importo risparmiato venga destinato a un capitolo di spesa per il sociale», invitano Giuseppe Palazzolo, capogruppo di “Patto per Imola”, Simone Carapia, capogruppo di “Lega Imola”, e Daniele Marchetti, consigliere comunale e regionale del Carroccio, «dedicato alle famiglie, alle persone che hanno perso il lavoro, alle giovani coppie e agli studenti».

I conti

Numeri alla mano, il taglio consentirebbe di risparmiare 32.400 euro ogni anno; 27.177 euro arriverebbero dalle indennità della sindaca (4.596 euro), della Giunta (20.004 euro complessivamente) e della presidente del Consiglio comunale (2.557 euro), 2.543 euro dai gettoni di presenza per le sedute del Consiglio comunale, stimate in 33, e 2.680 euro dai gettoni di presenza per le sedute delle Commissioni consiliari, stimate in 80.

Segno del cambiamento

«Quando qualcuno è all’opposizione utilizza un certo linguaggio. Però dovrebbe portare avanti quelle stesse battaglie anche quando prende i voti e governa», è convinto Palazzolo. «Se c’era questa intenzione prima, deve essere mantenuta adesso». Anzi, «se questa mozione dovesse essere approvata, diventerebbe un messaggio che la prima cittadina di Imola potrebbe automaticamente trasferire a tutte le società partecipate», aggiunge Palazzolo, «invitando tutti i componenti dei Consigli di amministrazione e tutti i presidenti a fare la stessa cosa».

«Questa mozione è la cartina tornasole per capire se il Movimento 5 stelle faceva esclusivamente demagogia oppure no», continua Carapia. «Ci sembra che i costi della politica non siano più la riserva di caccia dei grillini e questo ci lascia un po’ perplessi. Eppure l’attuale vicesindaco era il pasdaran! Se questa mozione non verrà approvata, sarà la dimostrazione che era tutta fuffa e che il Movimento 5 stelle si è già adeguato al potere». «Vogliamo dare l’ennesimo indirizzo di buonsenso all’Amministrazione», conclude Marchetti. «Evidentemente qualcuno ha abbandonato certe battaglie. Noi, al contrario, siamo determinati a metterli di fronte alle proprie responsabilità».

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