Acer Bologna, si profila corsa a tre per il successore dell'imolese Carmela Cappello

Rimini

IMOLA. Corsa a tre per il successore di Carmela Cappello nel Consiglio di amministrazione di Acer Bologna. In realtà, i “finalisti” sarebbero sei, tre uomini e tre donne. Il criterio della rappresentanza di genere, però (nel cda siedono già il presidente Alessandro Alberani e il vicepresidente Marco Bertuzzi, ndr), spiana la strada alle seconde.

Le tredici aspiranti candidate sono Rebecca Chiarini, avvocato, Maria Maddalena Gioia, amministratrice di condominio e immobiliare, Barbara Lo Buono, operatore di sportello per l’edilizia privata del Sunia-Sindacato unitario inquilini e assegnatari ed ex assessore alle Politiche abitative della Giunta Manca, Michela Mazza, avvocato e capogruppo di “Progetto Dozza”, Simonetta Mingazzini, funzionario direttivo della Regione Emilia-Romagna e presidente della fondazione “Dozza città d’arte”, Alessandra Raggi, imprenditrice e vicepresidente di “Formula Imola”, Fabiola Salucci, avvocato, Annabella Saracino, dirigente di Confartigianato Assimprese Bologna metropolitana, Annalisa Sforza, avvocato, Chiara Simoni, responsabile dell’area Affari istituzionali e Politiche sociali del Comune di Mordano, Tarita Tani, segretaria del Consiglio di amministrazione della società “Crom Servizi” di Livorno, Giulia Testa, avvocato, e Sabrina Ujcic, impiegata amministrativa presso l’ufficio programmazione ricoveri di una struttura sanitaria pubblica.

Nomina di Merola

Il nominativo individuato dalla prima cittadina di Imola dovrà innanzitutto essere condiviso con gli altri sindaci del circondario. Al momento, però, il rapporto della Sangiorgi con i colleghi dei nove comuni non è dei migliori, per usare un eufemismo, né nella Giunta di via Boccaccio né nell’assemblea dei soci del Con.Ami.

E comunque questo confronto sarà esclusivamente il primo, perché il nominativo dovrà essere sottoposto anche alla Conferenza metropolitana dei sindaci. A firmare l’atto di nomina definitivo, infatti, sarà il primo cittadino metropolitano Virginio Merola.

Conferma della concessione

Non finisce qua. Alberani ha da sempre ribadito che, oltre a preferire una persona con capacità e competenze adeguate all’incarico, l’ingresso nel Consiglio di amministrazione di un rappresentante del territorio imolese è legato a doppio filo alla firma della conferma della concessione degli alloggi di Imola ad Acer. E, aspetto non meno significativo, che si tratterebbe di un ruolo a tempo pieno.

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