Il Pd di Imola si fa in quattro, al via la Festa itinerante
Si parte da Sesto Imolese
Non più nella più classica delle location, ovvero l’area lungofiume di via Pirandello, ma quattro centri sociali, due di città e due di frazione. Da una di queste, Sesto Imolese, debutta il nuovo format della festa che, sempre come ricorda Visani, sarà capace di unire «convivialità, attraverso la buona cucina, e la politica». «In questi quattro fine settimana ci concentriamo su legalità, sanità, lavoro e territorio. Per noi è un appuntamento importante che guarda a tutto il territorio della federazione che comprende 10 Comuni», un passaggio citato non a caso da Visani nel sottolineare che «il prossimo anno 8 su 10 andranno al voto». E il Pd vuole andarci preparato, a cominciare dal congresso territoriale che si svolgerà entro l’anno, per evitare di rimanere scottato come è invece avvenuto a Imola.
Il programma
Venendo al programma della tre giorni al centro sociale di Sesto Imolese ricordiamo, questa sera alle 20.30, l’iniziativa sulla legalità con l’assessore comunale di Castel Guelfo Anna Venturini, il consigliere comunale imolese Giacomo Gambi, l’ex assessore a Imola Elisabetta Marchetti, Vincenza Rando, vicepresidente nazionale di Libera e i ragazzi che hanno partecipato ai campi di E!State Liberi! Per l’ambito musicale alle 21 la scena sarà per Arancia Meccanica (questa sera), Trio Italiano (domani) e Duo Moreno e Michele Lombardi (domenica). Il ristorante La Chiocciola aprirà lo stand tutte le sere alle 19 e domenica anche a pranzo alle 12.
Opposizione
Oltre alla Festa Democratica, il Pd imolese, specificatamente nell’ambito del consiglio comunale, nel breve-medio periodo si dice pronto ad esercitare con fermezza il ruolo di opposizione. «Vigileremo su tutto – commenta Visani, anche nella veste di consigliere –. Da un lato incalzeremo la maggioranza sulle cose positive che sono nel loro programma come ad esempio la salvaguardia dell’autonomia della nostra Ausl, un punto che era presente anche nel nostro. Dall’altro denunceremo tutte quelle scelte che vanno contro alla nostra comunità, dalla messa in discussione delle gestioni associate, del Circondario, del Con.Ami, della Città Metropolitana. Il rischio è l’isolamento e come conseguenza è l’indebolimento di un intero territorio. Un esempio su tutti il blocco delle opere pubbliche, frutto di un accordo da 21 milioni siglato con l’allora ministro Graziano Delrio, che penalizza imprese e famiglie imolesi. Su questo tema in particolare daremo battaglia».