Controlli a Imola durante il Crame, sequestrato arsenale a un espositore

Imola

IMOLA. Al pubblico della Mostra scambio del Crame si presentava come un espositore che vendeva e scambiava utensileria. Ma ben nascosto all’interno del furgone con cui aveva raggiunto l’autodromo “Enzo e Dino Ferrari” da Minsk Mazowiecki, in Polonia, c’era un vero e proprio arsenale, composto da due taser, due pistole ad aria compressa, più di duecento armi da punta e da taglio fra coltelli (uno, in particolare, si presentava come una qualsiasi carta di credito) e pugnali di varie fogge e pericolosità, oltre cento storditori di ogni modello, e una bomboletta spray con l’etichetta tipica delle bombolette al peperoncino ma che gli investigatori della Polizia stanno ancora analizzando per scoprire che cosa contenga effettivamente.

L’uomo, 59 anni, è stato denunciato a piede libero per detenzione abusiva di armi, porto abusivo di armi e porto di armi od oggetti atti a offendere, reati per cui era già stato denunciato e condannato in precedenza.

Acquirenti irrequieti

Ad attirare l’attenzione degli agenti del Reparto prevenzione crimine del capoluogo sulla bancarella è stato il comportamento assunto da alcuni acquirenti alla vista della pattuglia che stava effettuando i controlli in pista.

«Dei ragazzi hanno assunto un atteggiamento particolarmente sospetto, come se volessero nascondere qualche cosa. Gli agenti si sono avvicinati e, considerando che i giovani erano riusciti ad allontanarsi, hanno concentrato la propria attenzione sulla bancarella», spiega Michele Pascarella, comandante del Commissariato di Polizia di Imola. «Un accurato controllo della merce esposta, ma soprattutto di quella non esposta, ha permesso di rinvenire prima di tutto i taser, che viene considerata a tutti gli effetti come un’arma propria».

Impossibile quantificare il valore complessivo della merce sequestrata, sia perché la stragrande maggioranza degli oggetti (in particolare gli storditori e le pistole ad aria compressa) non sono accompagnati da una scheda tecnica che consente di identificarne con precisione la potenza/portata, sia perché su internet i prezzi possono variare anche di 500 euro fra un modello e l’altro.

Motorino rubato restituito

Sempre nell’ambito della Mostra scambio del Crame, grazie al sistema “Mercurio” che permette la lettura automatizzata delle targhe e il confronto in tempo reale con la banca dati dei veicoli rubati, la Polizia è anche stata in grado di restituire al legittimo proprietario un motorino rubato tre giorni prima e pronto per essere venduto in una bancarella.

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