Ristorante utilizzava carne scaduta, i Nas a Castel San Pietro

Rimini

CASTEL SAN PIETRO. Utilizzavano carne scaduta o priva di elementi che ne consentissero la tracciabilità come previsto per legge. Così per un ristorante sono scattate sanzioni molto salate. Irregolarità nei prodotti riscontrate anche in una pasticceria castellana. A renderlo noto sono stati i carabinieri dopo una serie di controlli effettuati sul territorio a tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.

I controlli

Venerdì sera, i Carabinieri della Stazione di Castel San Pietro Terme e dei Nuclei Carabinieri Ispettorato Lavoro (Nil) e Antisofisticazioni e Sanità (Nas) di Bologna hanno eseguito una serie di controlli in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro e della disciplina igienica della produzione, commercializzazione e vendita delle bevande e sostanze alimentari, a tutela della salute pubblica. Al termine delle ispezioni una rosticceria e un ristorante di Castel San Pietro (di cui non sono stati forniti i nomi) sono stati sanzionati per un importo complessivo di 11.719 euro, a seguito di alcune irregolarità riscontrate durante l’ispezione. Il fatto più preoccupante è stato registrato all’interno del frigorifero del ristorante, dove i Carabinieri del Nas hanno scoperto addirittura 300 kg di carne, in parte scaduta e in parte priva delle etichette che permettono di verificare la storia, i movimenti e il percorso del prodotto; dall’allevamento alla tavola del consumatore.

Le sanzioni

Gli interventi nei locali castellani sono stati effettuati dagli uomini del Nas e anche dai carabinieri di Imola.

Una volta accertate le irregolarità per gli esercizi pubblici sono quindi scattate le pesanti sanzioni previste nei casi in cui viene messa in pericolo la salute pubblica.

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