Imola, il Cda del Con.Ami segue la strada del presidente Manara, si è dimesso tutto il consiglio

Imola

IMOLA. Il terremoto al Con.Ami non si ferma. Dopo le dimissioni del presidente Stefano Manara, ieri mattina si sono dimessi anche i componenti del Consiglio di amministrazione. Una decisione logica, presa sulla scia di quanto fatto da Manara. Il Cda ha quindi ratificato le decisioni di Stefano Manara, Giorgio Sagrini, Francesca Cardelli Nanni, Stefano Cassani e Mirko Minghini.

«Valutata la situazione e la necessità di superare una situazione di stallo, abbiamo deciso di rimettere in mano ai 23 soci il nostro mandato – spiega il consigliere Giorgio Sagrini – La gestione del Consorzio deve essere condivisa e sostenuta dalla compagine sociale, è chiaro che in questo momento non ci sono le condizioni. Imola a questo punto deve mettersi in condizione di cercare condivisione, bisogna avere la volontà di prendere delle decisioni insieme e in tempi ragionevolmente brevi va fatto il nuovo Cda». Nella sua lettera di dimissioni Sagrini ha sottolineato che «pur essendosi riscontrato un generale e forte apprezzamento degli enti consorziati per l’attività svolta dal Con.Ami è di recente emersa l’esigenza di un urgente chiarimento politico e strategico complessivo tra gli enti medesimi, anche in relazione alle divergenze che si sono profilate rispetto alle azioni da compiere, nonché ai dubbi espressi dalla presidente dell’Assemblea consortile in merito allo statuto del Con.Ami».

La divisione tra i Comuni è nata come ricordato nei giorni scorsi da un’assemblea di inizio agosto nella quale la sindaca di Imola si è presentata con due “consulenti” esterni, seguita da una lettera della stessa Sangiorgi con critiche allo Statuto del Consorzio e richieste di cambiamento nella gestione dello stesso. Lettera che non è piaciuta ai sindaci e che poi ha portato alle dimissioni del presidente Stefano Manara e quindi del Consiglio di Amministrazione.

Il commento dal Comune

«In seguito alle dimissioni del Presidente di Con.Ami, Stefano Manara ed a quelle conseguenti dell’intero Cda, si apre una fase gestionale e decisionale completamente inedita – si legge in una nota del Comune di Imola –  La governance di questo ente, le cui decisioni fondamentali vengono assunte da una assemblea di 23 sindaci, non appare semplice e rischia di portare a situazioni di stallo. Il confronto richiesto dalla sindaca Manuela Sangiorgi su temi di straordinaria gravità ed urgenza, come le osservazioni di un ente di controllo importantissimo quale l’Antitrust, è stato rifiutato in blocco e bollato come “antidemocratico”.  Ora lo scenario è in parte mutato – prosegue la nota – le dimissioni del Cda portano certamente ad elementi di discontinuità, fortemente voluti dall’attuale Amministrazione Comunale di Imola, ma anche ad evidenziare le contraddizioni e le criticità nella compagine societaria e della struttura di Con.Ami. Il Comune di Imola ritiene Con.Ami un valore per la città, pertanto esprime la volontà di operare costruttivamente e nell’interesse dei cittadini e in collaborazione con gli altri Comuni interessati».

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