Paga in anticipo per ménage à trois, ma la coppia fugge prima con i soldi

Rimini

IMOLA. Ha pagato in anticipo 200 euro per un ménage à trois. Ma all’appuntamento si è trovato da solo. Amara sorpresa per un imolese, attirato in una trappola da un annuncio che prometteva un incontro bollente in compagnia di una coppia – lei/lui – in un noto albergo cittadino pubblicato su internet.

L'annuncio

«Nell'annuncio, che ho trovato su un sito di incontri molto gettonato e che ho già sfruttato per incontrare ragazze e coppie “amatoriali” in precedenti occasioni si parlava della possibilità di incontrare una coppia di ragazzi di 20 di passaggio a Imola per Ferragosto e che soggiornava in un noto hotel della città», racconta Stefano (il nome è di fantasia, ndr). «Completavano l'annuncio tre fotografie, due della ragazza e una del fidanzato/compagno. Foto che, per la loro qualità, erano tutto sommato classificabili come fotografie scattate con un qualsiasi telefono cellulare. Una caratteristica che propendeva in favore della “genuinità” dell'annuncio e del suo contenuto».

In fondo, un numero di cellulare, che l'imolese ha contattato per prendere accordi attorno alle 20 di mercoledì. «A rispondere alla telefonata è stato il fidanzato, come generalmente succede in casi di questo genere», aggiunge Stefano. «Prima mi ha spiegato come si sarebbe svolto l'incontro e ha avanzato le richieste economiche della coppia. E successivamente, dicendomi che dovevano ancora cenare, mi ha richiamato per fissare l'appuntamento».

La trappola

L'incontro con il giovane è avvenuto «nel parcheggio dell'albergo, nell'attesa che la ragazza si preparasse», continua Stefano. «Abbiamo scambiato quattro chiacchiere sull'autodromo mentre lui fumava la sigaretta elettronica». Poi «la telefonata alla ragazza, che a posteriori mi viene da dire finta, per chiederle se fosse pronta e in seguito, nascosti alla vista dei clienti del bar dell'albergo, il pagamento in contanti».

Il raggiro è scattato sulla soglia dell'ingresso dell'hotel: «Il fidanzato mi ha invitato a entrare per salire al primo piano dell'albergo e raggiungere la ragazza nella camera 104 mentre lui avrebbe attirato su di sé l'attenzione della receptionist – prosegue –. Peccato che la stanza in questione non esistesse neanche. E che all'ingresso dell'hotel non abbia trovato nessuno quando sono sceso per chiedere se avessi capito bene il numero della camera». Da quel momento, inoltre, «il numero di cellulare contattato è risultato non più raggiungibile (lo era anche ieri mattina, ndr) e l'annuncio già rimosso».

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