Il flop della linea 5 pone le basi per la riorganizzazione del trasporto a Imola

Imola

IMOLA. La linea 5 a servizio del centro storico di Imola ha terminato la propria attività il 28 luglio. Ed ora, nei prossimi mesi prenderà il via un progetto partecipato di riorganizzazione complessiva del servizio di trasporto pubblico locale attivo in città.

La linea 5

Sulla conclusione della sperimentazione della linea 5 qualcuno aveva cominciato a farsi domande già il 30 luglio, non trovando più gli orari alle fermate e non vedendo più circolare l’autobus elettrico lungo la via Emilia.

Mancanza che aveva fatto sorgere più di un dubbio, rimasto sospeso fino a ieri quando la decisione dell’Amministrazione Sangiorgi è stata ufficializzata.

«Il periodo di verifica sperimentale legato alla fruibilità della linea 5 urbana di Imola ha evidenziato il non favorevole rapporto costi/benefici della stessa – spiega il Comune – e una mancata corrispondenza all’offerta di un’adeguata e congrua domanda o utilizzo».

Mancati riscontri

«La sperimentazione della linea 5 urbana di Imola, prorogata fino allo scorso 28 luglio (a seguito di una decisione del Commissario straordinario Adriana Cogode, ndr) proprio per una più completa comprensione delle eventuali criticità, non ha dato i riscontri auspicati», aggiunge Massimiliano Minorchio, assessore alla Mobilità sostenibile.

Riprogettazione della mobilità

Che cosa succederà adesso? «Rimarranno in essere le linee 1 e 3 nell’attuale tracciato, frutto delle modifiche apportate all’atto dell’introduzione della linea sperimentale 5», spiega via Mazzini, «in attesa di un progetto complessivo di riordino delle linee del trasporto pubblico locale, compresa la linea 4».

Un progetto che «nascerà dall’ascolto, nei prossimi mesi, dei fabbisogni espressi dai cittadini e dalle associazioni, nell’ottica di una partecipazione che sia più ampia possibile e condivisa», anticipa il Comune.

«L’obiettivo è di definire una rete di trasporto pubblico locale che colleghi tutti i quartieri di Imola e la Pedagna con la zona industriale al mattino, pomeriggio e sera, in maniera capillare per rendere fruibile il mezzo pubblico rispetto a quello privato per chi lavora nella zona industriale lontano da via Grieco, dove si attesta la linea 4 e alcune 104 (linea che serve la zona industriale, la stazione ferroviaria, l’ospedale “Santa Maria della Scaletta” e la vallata del Santerno, ndr)».

«La soppressione della linea 5 rientra nell’ottica di un mirato processo di riprogettazione della mobilità urbana in modalità partecipata», conclude Minorchio, «in grado di fornire alla cittadinanza un servizio migliore ottimizzando il bacino di utenza».

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