Grossi disagi per i viaggiatori che usano i bagni della stazione di Imola

Imola

IMOLA. Da alcuni mesi qualche mese la stazione di Imola è entrato in funzione il secondo bagno automatizzato per pendolari e viaggiatori, che si affianca al primo già in uso da qualche anno. Inseriti nei lavori di restyling che Rete ferroviaria italiana ha effettuato per lo scalo ferroviario imolese, anche in questo caso si tratta di servizi con impianto autopulente e accessibili solo a pagamento. Condizioni queste che non sempre soddisfano l’utenza di chi frequenta i binari e dintorni.

I principali disagi segnalati

Uno dei punti maggiormente segnalati da pendolari e viaggiatori è il fatto che per entrare occorrono 50 centesimi. Nel caso uno avesse una moneta d’importo superiore a tale prezzo, non c’è possibilità di avere il resto. All’interno i disagi si registrano quando si trovano bagnate le superfici e i sanitari, conseguenza della disinfezione automatizzata. E in alcuni casi questo fattore, può generare la paura di scivolare. Anche per gli utenti disabili ci sarebbero alcuni problemi. All’interno è presente un pulsante per l’apertura d’emergenza del bagno, ma non sarebbe segnalato adeguatamente per i non vedenti. Senza contare poi che, e qui però la colpa va in primis all’inciviltà di qualcuno, per terra ci si può imbattere in carta igienica (pulita o usata), e altri rifiuti igienici. Segnalazioni queste che trovano conferma da chi in stazione ci lavora da 30 anni, come i gestori del bar, che tra i vari problemi fanno notare come «ci è capitato che ci venisse chiesto da una persona disabile di essere accompagnata in bagno per timore di scivolare o avere un aiuto. In stazione ci sono 3.500 partenze al giorno e i servizi igienici dovrebbero essere sempre funzionare bene».

Trovati anche scarpe e abiti

Da parte di Rete Ferroviaria Italiana ricordano che tutti i bagni automatizzati e accessibili a pagamento sono in possesso di una serie di certificazioni che li rende a norma. Ed essendo dotati di sistemi di disinfezione automatica non necessiterebbero di esser pulito dal personale addetto. Ma nonostante ciò, l’azienda ha deciso lo stesso di presidiare i bagni pubblici della stazione con due controlli al giorno per sette giorni su sette. Questo perché l’azienda stessa nel tempo ha riscontrato il problema degli oggetti trovati al loro interno, in alcuni casi addirittura scarpe, giacche, ecc..., forse perché quei locali vengono utilizzati (impropriamente) come luoghi per lavarsi e cambiarsi. Sulla discorso dell’ingresso a pagamento (50 centesimi), Rfi si limita a dire che il sistema in dotazione non da resto, essendo diverso da quello delle biglietterie automatiche, mentre sul pulsante di emergenza fa notare che è il più grande presente all’interno dei bagni, e quindi identificabile per le sua dimensione.

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